Astronomia

Benvenuto autunno! Oggi inizia la stagione delle foglie che cadono e delle castagne da raccogliere

L’equinozio d’autunno si verificherà alle 14.21 della giornata odierna

autunno generica

Imperia. La stagione del sole e del mare sembra terminata da qualche settimana, in realtà l’astronomia la saluta solamente oggi, 22 settembre, con l’equinozio di autunno. Entriamo nella giornata odierna infatti nella stagione delle foglie che cadono, delle castagne da raccogliere, delle prime sciarpe e anche dei maglioni.

Oggi e non il 21 come si suole credere per abitudine o convenzione, perché è in questo giorno dell’anno che i raggi del Sole colpiranno la Terra perpendicolarmente al suo asse di rotazione. E solo oggi, precisamente alle 14.21, la linea immaginaria (terminatore o zona crepuscolare) che divide la parte illuminata (diurna) dalla parte in ombra (notturna) passerà esattamente per il Polo Nord e il Polo Sud terrestri e la durata del giorno eguaglierà quella della notte in tutto il pianeta.

O meglio, sarà quasi eguale. Perché nonostante l’origine latina del nome (aequinoctium, “notte uguale”) indichi un uguale numero di ore – 12 – per notte e giorno, durante l’equinozio il dì dura qualche minuto in più. Ciò avviene in quanto, se è vero che durante gli equinozi il centro geometrico del Sole rimane sopra all’orizzonte per 12 ore, i raggi del Sole iniziano a inondare la Terra soltanto prima che il disco solare sia in toto visibile (all’alba), e la abbandonano solamente dopo che il suo centro geometrico è scomparso dalla vista. Gli esperti precisano che: “in pratica, i minuti che precedono e seguono la completa comparsa o il completo tramonto del Sole vanno a sottrarsi a quelli della notte. A questo prolungamento dei minuti di luce contribuisce anche la rifrazione dei raggi solari da parte dell’atmosfera. La deviazione dei raggi solari operata dall’atmosfera terrestre fa in modo che il bagliore della nostra stella appaia prima, e scompaia dopo il suo sorgere o il suo tramonto e ci regala ogni giorno – inclusi i giorni degli equinozi – circa 6 minuti di luce in più“.

Astronomia a parte, come i solstizi, anche per l’equinozio di settembre, la storia, la tradizione, la cultura popolare hanno creato miti suggestivi e leggende folkloristiche. Ad esempio, nell’antica Grecia in tale giorno si celebravano i grandi misteri elusini, riti misterici per evocare il rapimento della figlia della dea Demetra, Persefone, condotta dal dio Ade che ne fece la sua sposa. Secondo il mito Demetra che regolava i cicli vitali dalla terra fin quando non riebbe la figlia rese la natura sterile, impedendo il germogliare di sementi e frutti. Nel mondo celtico invece l’equinozio autunnale era occasione per festeggiare Maponus, il dio della vegetazione e dei raccolti (tanto ché l’evento astronomico era chiamato Mabon). Maponus era il figlio della dea madre Modron Isa, il quale, subito dopo la sua nascita, fu rapito e a lungo imprigionato. Durante la prigionia, interrotta solo grazie l’azione del cugino di Re Artù, Culhwch, Mabon smise di crescere e rimanendo giovane per sempre interruppe tutti i cicli vitali della terra. Passando ai tempi recenti, l’equinozio d’autunno è stato assunto dal 1793 al 1805  quale primo giorno dell’anno nel calendario repubblicano francese. Diversamente nel Regno Unito si ricorreva ad esso per calcolare la ricorrenza del festival del raccolto; e anzi, ancora oggi in questa ricorrenza molti appassionati si radunano intorno alle rovine di Stonehenge.

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