Unioni Civili, MIA Arcigay Imperia: “Tanta ostilità da parte di alcuni Comuni”

Il presidente Marco Antei interviene sulla situazione in provincia di Imperia
Imperia. Dallo scorso 26 luglio Arcigay Liguria ha avviato un indagine territoriale volta a individuare il numero di Comuni già predisposti alle unioni civili. Su 230 Comuni interpellati hanno risposto in 26.
Al riguardo MIA Arcigay Imperia è intervenuta con una sorta di “addendum”. Come spiega il presidente Marco Antei: “sollecitati da più fronti abbiamo ritenuto opportuno completare la recente, interessante e utilissima indagine di Arcigay Liguria. Il fatto che alcuni Comuni non abbiano risposto alla nostra inchiesta, nel mese di agosto, con ovvie carenze di personale, non significa affatto che tali Comuni siano ostili alle attività delle associazioni LGBT liguri o che vogliano ostacolare le unioni civili. E’ il caso ad esempio del comune di Ventimiglia che sin da maggio si è detto pronto a celebrare unioni civili con la stessa cura e le stesse attenzioni con cui già si celebrano i matrimoni civili. Sicuramente altri Comuni ci contatteranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per comunicarci le loro esperienze e la loro voglia di collaborare con noi”.
Fiducia nelle istituzioni dunque, ma non tutte. “Purtroppo”, continua Antei, “pur ringraziando tutti i Comuni, indistintamente, per la partecipazione, ci rammarichiamo nel constatare che alcuni di questi, con inaspettata veemenza, hanno dichiarato che non è loro intenzione entrare a far parte della rete Re.A.Dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere)”.
“D’altra parte”, precisa ulteriormente “con altrettanta veemenza alcuni Comuni del ponente ligure, sin da maggio, avevano manifestato pubblicamente la loro ostilità verso l’istituzione delle unioni civili. Sarà nostro compito monitorare la situazione affinché tutto si svolga correttamente in tutti i comuni della provincia di Imperia. Per questo chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini affinché non esitino a segnalarci discriminazioni e soprusi”.