L'addio

Il colonnello dei carabinieri Zarbano lascia Imperia, il saluto a Villa Grock

L'ufficiale: "Lascio una città che un po' mi appartiene dotata di un tessuto sociale sano e uno stile di vita onesto e trasparente"

zarbano addio

Imperia. E’ arrivato il momento dei saluti. Il colonnello Luciano Zarbano, comandante provinciale dei carabinieri, dopo tre anni trascorsi a Imperia, lascia la Somaschini che aveva occupato dal 5 agosto 2013. il suo prossimo incarico sarà a Roma. Oggi pomeriggio ha incontrato le autorità a Villa Grock per salutare tutti coloro che ha conosciuto durante i tre anni di servizio trascorsi al comando della caserma di viale Matteotti. C’erano i sindaci, il presidente della Provincia, ma anche assessori regionali, forze dell’ordine, magistrati e il vescovo di Sanremo Ventimiglia Antonio Suetta.

Entrerà in servizio come Capo di Stato Maggiore della Legione Allievi Carabinieri di Roma. “Sovrintenderò alle scuole Allievi Carabinieri di Torino, Iglesias, Roma, Campobasso e Reggio Calabria. In più curerò i rapporti con l’A.N.C e la fondazione orfani dell’Arma e le cerimonie militari nella capitale”, dice l’ufficiale.

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E c’è una cosa che più rammarica il colonnello Zarbano: “La consapevolezza che perderò il contatto personale con la gente comune, quella della strada. Quella che più mi sta a cuore. Sono tante le persone che ho conosciuto durante questi tre anni a Imperia. Persone molto collaborative, poi ci sono i miei ragazzi con i quali ho condiviso momenti molto impegnativi ma che hanno portato a risultati decisamente brillanti e di questo li ringrazio”.

Ma l’ufficiale dell’Arma dei Carabinieri lascia a malincuore anche Imperia. “Qui ho trovato un’ottima qualità della vita, un tessuto sociale sano e uno stile di vita onesto e trasparente. In 32 anni di servizio in giro per l’Italia, raramente, mi è capitato di trovare una situazione così tranquilla dove è possibile instaurare un rapporto diretto e sincero con la gente. Considero Imperia la mia casa ma è giusto porsi sempre degli obiettivi maggiori, quindi migliorarsi per avere una crescita professionale. Ora parto per Roma ma questa città, la gente che ho incontrato mi resterà nel cuore e lo dico con un po’ di emozione in gola”.

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