Il concorso

Bellissimi Versi 2016 ha i suoi vincitori

Ecco i premiati dalla Giuria

Bellissimi/Dolcedo. Il Concorso Bellissimi Versi 2016 ha i suoi vincitori. La proclamazione si è svolta domenica scorsa sulla piazzetta della Chiesa di Bellissimi, piccola e splendida frazione di Dolcedo, riscuotendo un gran favore di pubblico.

La Giuria ha premiato:

Poesia Prima ClassificataLaddra  d’amù” di Tommaso Lupi nel dialetto di Dolcedo. “Mi hai fatto vedere il paradiso senza dover morire, ricorda il poeta nei suoi versi, originali per il contesto, allusivi per il linguaggio. Nel lettore i versi suscitano il desiderio di partecipare al ricordo e alla ricerca della donna amata. Il dialetto, agile e sintetico, sa esprimere i sentimenti più delicati.

Poesia seconda classificataA belinhàta de Eva” di Livio Tamagno nel dialetto di Bajardo. E’ una poesia-racconto originale e ironica. L’ ironia si moltiplica a mano a mano che la storia procede e la trasgressione, malgrado sia rappresentata da una semplice mela “ciatta” o “carla” appena rosicchiata è pagata ad un prezzo veramente caro! Il dialetto,  con la varietà dei termini, ci induce al sorriso malgrado la tragica situazione dei due amanti che devono abbandonare tutto quel ben di Dio.

Poesia terza classificata  “Vita de cubbia” di Mario Calvini nel dialetto di Sanremo. E’ un testo piacevole che riflette la noia e la ripetitività della vita, anche quella di coppia. I versi sono ben orchestrati nel passaggio dalle parole di ciascuno dei due protagonisti ai loro sentimenti. Il linguaggio segue piacevolmente l’ andamento della scena casalinga per giungere ad una inaspettata conclusione.

Poesia quarta classificataCubbie sposae co’ mà” di Mario Traversi nel dialetto di Genova. E’ un testo legato alla vita di mare con una punta di malizia ingenua e divertente. Tra le difficoltà dei viaggi e i rischi della vita di mare s’innalza la preghiera della donna, dissacrante e realistica, mentre il passare del tempo sbiadisce e allenta tutti i legami affettivi.

Per la giuria popolare il premio è stato assegnato a Mario Beghello con “Paòle e scìau” nel dialetto di Taggia.

commenta