Al tavolo

Ventimiglia, tre interrogazioni a firma di Ballestra: chiarezza su gestione impianti, TARI e spese depuratore

In vista del consiglio comunale del prossimo 29 luglio, il consigliere di opposizione protocolla tre interrogazioni

Conferenza Abbondanza e Ballestra

Ventimiglia. Gestione impianti sportivi, soldi stanziati per depuratore e pagamento TARI: il consigliere Giovanni Ballestra prepara tre interrogazioni per il consiglio comunale del 29 luglio.

“Considerata l’importanza dello sport e la valenza degli impianti sportivi di proprietà comunale”, chiede il consigliere di opposizione, “Vorrei avere un elenco dettagliato delle strutture in mano al comune e sapere se e quando sono state fatte le gare per affidarne la gestione”.
Continua lo screzio tra Ballestra ed il collega di maggioranza Franco Paganelli: “La bocciofila risulterà di proprietà del comune? Sono curioso di saperlo”, anticipa Ballestra che ha rotto i rapporti con il consigliere Paganelli dopo che questi lo ha accusato di aver strumentalizzato il prestito ad un privato del generatore di corrente elettrica di proprietà comunale.

Nel mirino di Ballestra anche il pagamento della tassa sui rifiuti (TARI) obbligatorio per le cantine, anche nel caso in cui si tratti di pertugi inutilizzati e privi di utenze. “Ai sensi del regolamento IUC non dovrebbero pagare in quanto non hanno utenze intestate. E allora perché i proprietari sono costretti a pagare bollette salate?”. Il consigliere chiede, inoltre, cosa si intenda per la voce “altre categorie” riportata nel regolamento stesso e quali siano i mezzi per i contribuenti per chiedere esenzione o eventuale rimborso della spesa (ingiustamente) sostenuta.

“Non avendo ricevuto risposta univoca sulla motivazione dei fondi stanziati a bilancio per il depuratore”, conclude Ballestra presentando una terza interrogazione ad hoc, “Voglio avere la distinta e puntuale delle spese”. Ad essere contestate, in particolare, sono due voci inserite nella variazione di bilancio: 35mila euro per “maggiori consumi idrici – idranti” e 70mila euro per “spese depuratore”. “A cosa si devono queste spese?”, domanda il consigliere.

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