Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari






Il refitting, diretto dall’ingegnere Giulio Riva con la supervisione di Rodolfo “Dodo” Amerio dei cantieri Permare, è iniziato nel dicembre del 2014 ed ha coinvolto continuativamente più di 30 persone tra operai e maestranze.
Sanremo. La madrina rompe la bottiglia di champagne sulla prua e parte un applauso fragoroso. E’ stata varata oggi, nel cantiere Permare di Portosole, la “Destiny” splendida nave d’epoca (a doppia elica) dei cantieri inglesi Camper & Nicholsons.
Per essere precisi quello odierno viene chiamato in gergo nautico un “varo tecnico”, in quanto lo scafo in questione è stato messo in mare per la prima volta nel 1959 a Southampton. Poi ha cambiato nome in “San Juan” e solo il nuovo armatore (un noto stilista francese che preferisce l’anonimato) ha deciso , oltre ai lavori di “refitting”, per il ritorno al nome originale. Il refitting, diretto dall’ingegnere Giulio Riva con la supervisione di Rodolfo “Dodo” Amerio dei cantieri Permare, è iniziato nel dicembre del 2014 ed ha coinvolto continuativamente più di 30 persone tra operai e maestranze.
“Il refitting è stato difficile perche la struttura è inchiodata e non saldata – spiega Riva – questo era il metodo di costruzione di una volta. L’intero scafo è stato svuotato e tutti gli interni ricostruiti”. Adesso la navetta, che stazza circa 110 tonnellate ed è lunga circa 110 piedi (più di 30 metri), è spinta da motori diesel “Devries”: un must per le imbarcazioni di questo tipo. Alla struttura originale sono state aggiunte le eliche di prua e due pinne stabilizzatrici. Come il nome dell’armatore, anche il costo totale dei lavori è avvolto da un certo mistero, si parla comunque di cifre a 6 zeri.