“Stop” della polizia di stato ai documenti falsi: due arresti in poche ore

17 giugno 2016 | 14:16
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“Stop” della polizia di stato ai documenti falsi: due arresti in poche ore

Si tratta di un cittadino del Senegal e della Repubblica Dominicana

Ventimiglia. La delicata situazione internazionale e gli attentati terroristici che quasi quotidianamente occupano le pagine della cronaca nera, impongono controlli sempre più severi ed attenti da parte delle Forze dell’Ordine.

La Polizia di Stato e, nella fattispecie, quella di Frontiera, assume dunque un ruolo predominante per la sua specifica conoscenza della materia e la capacità di riconoscere, anche attraverso l’ausilio di sofisticate strumentazioni,  la falsità in quei  documenti la cui contraffazione risulta molto spesso irriconoscibile e che proprio per questa loro prerogativa  costituiscono fonte di ingenti guadagni per le organizzazioni criminali che li producono.

Il Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, da sempre attento a questa tipologia di reato che oggi, più che mai, assume grande rilevanza, vanta   notevoli  risultati operativi  che hanno consentito, dall’inizio dell’anno ad oggi, l’arresto di ben 84 persone,  11 dei quali   per documenti falsi e tutti  stranieri,   le cui nazionalità sono spesso  del centro-nord Africa ma anche Francia, Kosovo ed altro ancora;  i documenti sequestrati agli arrestati sono stati circa 60.

Risale a poche  ore fa l’ultimo arresto per documenti falsi di  un cittadino della Repubblica dominicana  di soli 25 anni, controllato nei pressi della barriera autostradale a bordo pullman della ditta Eurolines proveniente  da Venezia e diretto a Barcellona. Lo straniero, che aveva scelto proprio di varcare la frontiera  con la speranza che l’orario notturno favorisse l’uscita dal Territorio Italiano  senza particolari controlli da parte della Polizia, esibiva agli Agenti del Settore di Frontiera di Ventimiglia, una carta di identità spagnola con validità fino al 2020.  Malgrado la quasi totale perfezione del documento, il dubbio induceva i poliziotti ad approfondire i controlli nell’Ufficio centrale, sottoponendo il documento alla particolare e specifica attrezzatura in dotazione alla Polizia di Frontiera. L’esito confermava quindi i sospetti, consentendo l’arresto immediato per violazione dell’art. 497 bis del Codice Penale.  Lo straniero, nella mattinata, veniva associato al Carcere di Imperia.

Sempre per uso di documenti falsi è l’arresto a carico di un  quarantenne  cittadino senegalese, fermato per un controllo alla barriera autostradale a bordo di autobus di linea Eurolines, diretto, anche in questo caso, a Barcellona. Al controllo documentale lo straniero esibiva una carta di identità italiana rilasciata dal Comune di Roma, un permesso di soggiorno italiano ed un titolo di viaggio per stranieri, rilasciati sempre dalla Questura di Roma,   documenti che,  qualora  in regola, gli avrebbero permesso la libera circolazione nello spazio Schengen. Anche in questo caso  solo il “fiuto” dei poliziotti e la  grande conoscenza delle caratteristiche tecniche di ogni documento in circolazione li ha indotti ad ulteriori e più specifici accertamenti che possono essere compiuti solo in Ufficio e che necessitano di lunghi tempi.

Al termine degli stessi, lo straniero veniva tratto in arresto ed associato successivamente al Carcere di Imperia.