Referendum sociali, l’opinione del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia

Il partito aderisce al Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche alla Costituzione e per il NO alla legge elettorale “Italicum”
Imperia. Il Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Provinciale di Imperia, si esprime sui referendum sociali: “La nomina di consiglieri regionali-senatori e di sindaci-senatori, oltre a disconoscere la sovranità popolare, è espressione di localismi ed egoismi territoriali, non semplifica i processi decisionali né assicura maggiore rapidità per la confusione di competenze tra le due camere, rafforza chi è già maggioranza nel paese venendo meno i necessari “contrappesi” per una sana democrazia.
Il risparmio economico è di spiccioli perché ci saranno medesimi costi di trasferta, di segreteria e di soggiorni a Roma.
Il vero risparmio si avrebbe avuto non tanto con la riduzione del numero degli eletti, quanto piuttosto con l’abbattimento degli stipendi, indennità e pensioni per ciascun eletto.
Contestiamo la deriva ultramaggioritaria del sistema elettorale proposto da Renzi.
L’Italicum riproduce i vizi del Porcellum già dichiarato costituzionalmente illegittimo: eccesso di disproporzionalità tra i voti e i seggi attribuiti col premio di maggioranza per di più dato ad un singolo partito e non alla coalizione.
Per questo la Federazione di Imperia del Partito della Rifondazione Comunista aderisce, come in molte città italiane e della nostra provincia, al Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche alla Costituzione e per il NO alla legge elettorale “Italicum”, recentemente costituitosi a Imperia.
Inoltre il Partito della Rifondazione Comunista sostiene anche la raccolta firme sui 7 referendum sociali (scuola, beni comuni, trivellazioni e inceneritori) per i quali si invita i cittadini a firmare negli uffici comunali e nei presidi per le città”.
Il volantino: volantino referendum sociali con indicazione dove firmare.