Emergenza profughi

Migranti, riunione alle “Gianchette”: residenti preoccupati per la situazione igienico-sanitaria fotogallery

"La situazione è insostenibile, ho dovuto montare in fretta e furia una rete provvisoria per non avere in casa mia le loro mutande stese davanti"

Ventimiglia. I residenti delle “Gianchette” sono esasperati: “Dovevano essere cinquanta e sono trecento. Domani quanti saranno?”. Da un anno la città di confine vive sulla propria pelle l’emergenza migranti. Ora, con il ritorno della bella stagione le previsioni dell’aumento del flusso migratorio non sono state smentite. E la paura che Ventimiglia torni a vivere una situazione tragica come quella dello scorso anno cresce. Dopo aver lasciato la chiesa di San Nicola in via Roma ed aver tentato di attraversare il confine, i migranti sono stati accolti prima dalla Caritas e poi nella chiesa di Sant’Antonio di via Tenda.

Visto l’imponente flusso di migranti che quotidianamente attraversano la penisola con la speranza di riuscire a varcare l’ultimo confine “quasi aperto”, quello tra Italia e Francia, al momento sono più di 300 i migranti che hanno trovato asilo nelle strutture aperte dalle organizzazioni diocesane.

Ma i residenti delle “Gianchette” sono preoccupati per la situazione igienico-sanitaria, una mamma alla cronista di Riviera24 ha dichiarato: “Mio figlio è malato e ha pochi anticorpi, la casa nostra confina con il campo da calcio dove queste persone mangiano e dormono per terra. La situazione è insostenibile, ho dovuto montare in fretta e furia una rete provvisoria per non avere in casa mia le loro mutande stese davanti.”

C’è timore inoltre che qualche migrante possa essere affetto da scabbia ma al momento non sarebbero stati segnalati casi specifici ma ciò che preoccupa è appunto la condizione igienico-sanitaria: 3 bagni e 2 docce per 300 e più migranti sicuramente non bastano e pare che ci sia l’intenzione di ubicare dei bagni chimici.

Quest’oggi alcuni residenti hanno chiamato la polizia e i carabinieri, vista anche la presenza di No Borders all’esterno e se i numeri saliranno c’è il pericolo anche ci sia una fuoriuscita di acque nere, visto che la fognatura non riuscirebbe a sopportare tutti questi scarichi e pertanto potrebbero partire anche degli esposti.

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