Liguria

La Regione verso una legge per interventi a favore delle vittime della criminalità

Se ne sta discutendo in Consiglio Regionale

consiglio regionale

Genova. Dibattito, in consiglio regionale, sulla legge per gli interventi a favore delle vittime di reati

Questa mattina con la relazione di maggioranza e la prima relazione di minoranza è iniziato il dibattito sul disegno di legge “Interventi in favore delle vittime della criminalità”.

Angelo Vaccarezza (FI), relatore di maggioranza, ha puntualizzato: «Noi riteniamo che la difesa sia sempre legittima». Ha quindi precisato che l’Ente Regione si schiera, anche economicamente, a fianco dei cittadini offesi e partecipa, anche economicamente, alla loro difesa. Il capogruppo di Forza Italia ha chiarito che, attraverso questo provvedimento, la Regione intende far avvertire la presenza e la vicinanza delle istituzioni ai cittadini che hanno compiuto un atto che non era nella loro volontà, nella loro intenzione e previsione, ma che sono stati costretti a fare per salvaguardare la propria e quella della propria famiglia e, talvolta, si vedono trattare in mood ancora peggiore di chi, con i propri comportamenti, li ha costretti ad agire. «La Regione prende, quindi, una posizione» ha ribadito Vaccarezza ricordando che altre amministrazioni regionali italiane si sono già mosse nelle medesima direzione.

Luca Garibaldi (Pd), relatore di minoranza, ha dichiarato che la legge presenta «elementi di criticità molto forti», evidenziando il fatto che si è concentrata su solo su alcuni temi. Secondo il consigliere, che ha annunciato una serie di emendamenti, occorre tutelare tutte le vittime di reato, indipendentemente dalla categoria economica e lavorativa alla quale appartengono, estendendo la tutela ai familiari, e a prescindere dall’età. Pesanti critiche sono state espresse al gratuito patrocinio da parte della Regione a chi è accusato di eccesso colposo in legittima difesa «Chi è vittima lo decide il giudice e non la Regione» ha detto Garibaldi, ricordando che il dibattito, in materia di legittima difesa è nazionale e non può essere affrontato a livello regionale. «La Regione si è addentrata in una materia, quella del diritto penale, che non è di sua competenza» ha spiegato il consigliere, sottolineando che non si può patrocinare chi, in sede di processo, potrebbe essere riconosciuto compartecipe di un reato. Garibaldi ha ribadito la necessità di dare assistenza anche economica alle vittime, riconosciute di reati, ad ampio spettro, senza distinzione, dalle aggressioni, ai furti, alla microcriminalità: «Se si vuole una norma seria, si tolga il gratuito patrocinio» ha ribadito, sottolineando che compito della Regione sarebbe quello di costruire delle politiche integrate in tema di sicurezza.

La discussione proseguirà nella seduta pomeridiana.

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