Economia e Lavoro

I gestori degli bagni marini sulle spine per la sentenza delle concessioni balneari

Nessun rinvio, nessun ripensamento. La data fissata dalla Corte di giustizia europea per la sentenza sulla proroga delle concessioni è per il 14 luglio

Mare Sanremo spiaggia estate ombrelloni

Imperia. Nessun rinvio, nessun ripensamento. La data fissata dalla Corte di giustizia europea per la sentenza sulla proroga delle concessioni balneari italiane al 2020 è per il 14 luglio, tra meno di un mese.

Una notizia conferma dal portale di riferimento “Mondo balneare” che di fatto smentisce le indiscrezioni secondo cui la sentenza, attesa inizialmente per la fine di maggio, sarebbe arrivata solo il prossimo autunno.

Una possibile stangata per gli operatori balneari del settore potrebbe arrivare nel bel mezzo della stagione estiva, quando gli imprenditori balneari saranno impegnati nel loro lavoro e potrebbero avere più difficoltà a reagire a un eventuale provvedimento insoddisfacente da parte del nostro governo.

È già noto, infatti, che la sentenza sarà negativa, affermando cioè che la proroga al 2020 delle concessioni balneari è contraria al diritto comunitario: lo ha reso noto l’avvocato generale Maciej Szpunar, che lo scorso 25 febbraio ha anticipato le sue conclusioni, come da prassi comunitaria (vedi notizia). Conclusioni che, per quanto non vincolanti, vengono di solito seguite dalla Corte di giustizia. In piena estate, le attuali concessioni balneari potrebbero dunque trovarsi “già scadute”, in quanto tornerebbero al precedente termine del 31 dicembre 2020.

Ma, soprattutto, dai contenuti della sentenza (che non riguarderà solo la proroga, ma anche alcuni importanti principi come il diritto di proprietà delle imprese costruite su suolo demaniale), dipenderà il contenuto della legge di riforma delle concessioni balneari a cui il governo Renzi sta lavorando, e che – secondo le intenzioni dei ministri e sottosegretari competenti – rispetterà i principi ribaditi dalla Corte.

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