Odori nauseanti dai bidoni

Sanremo: cassonetti stracolmi, miasmi, coperchi rotti. Non solo sciopero ma anche inciviltà e incuria. fotogallery

Differenziata rovinata da ignoranza e pigrizia, mentre i cassonetti vengono lasciati aperti dagli operatori ecologici.

Sanremo, cassonetti stracolmi per lo sciopero degli operatori ecologici

Sanremo. Lo sciopero nazionale indetto oggi dagli operatori dei servizi di igiene urbana consente di fare qualche considerazione generale sul servizio stesso a livello locale. Aver indetto lo sciopero di lunedi causa un disagio maggiore perchè la spazzatura che resta ammucchiata dai cassonetti non è quella di un solo giorno ma di un intero week end, una montagna incontenibile dalle normali isole ecologiche dalle quali, complice il primo vero caldo estivo, si leva un odore nauseante soprattutto in vicinanza dei ristoranti del lungomare. Tutto questo nonostante Amaie Energia abbia predisposto ieri un rinforzo del servizio per prevenire il disagio odierno.

Ma non è di questo aspetto che vogliamo parlare. Lo sciopero, indetto per il rinnovo del contratto di lavoro e per salvaguardare le tutele sociali, ha creato un accumulo di immondizia che permette di esaminare più facilmente, anche se in modo veloce, il criterio di conferimento dei rifiuti. 

Guardando le isole ecologiche ci si accorge, prima di tutto, che il tentativo di differenziare la spazzatura c’è: i cassonetti, per quanto debordanti, contengono la carta, la plastica, vetro e alluminio e l’umido nella giusta differenziazione, ma il lavoro della maggioranza degli utenti viene invalidato da poche persone che gettano negli stessi contenitori i rifiuti indifferenziati. E’ bene ricordare che anche un solo sacchetto di indifferenziata può rovinare un intero cassonetto di differenziata. 

Non solo, guardando i sacchetti trasparenti gettati nell’indifferenziata ci si accorge che all’interno c’è plastica, umido, lattine e quant’altro: ci sono cioè moltissime persone che non fanno neanche la differenziata più elementare, quella dell’umido, protetti anche dal fatto che non differenziare non è punibile come avviene invece se si inquina un contenitore della differenziata. Questi aspetti si spera vengano mitigati dalla campagna di informazione sulla raccolta differenziata che, dopo un ritardo di anni da parte del comune, è stata avviata da Amaie Energia, da poco subentrata nella gestione dei rifiuti.

Un’altra considerazione riguarda invece un aspetto che riguarda le modalità di ritiro dei rifiuti: in ogni postazione dove questo è possibile grazie alla presenza di una parete, i cassonetti vengono lasciati completamente aperti, con il coperchio volutamente incastrato contro la parete.

Questo comportamento sembra derivare dal fatto che molti cassonetti sono rotti, non hanno cioè il pedale per aprire il coperchio e questo crea disagio per alcuni, che devono sporcarsi le mani per aprire, e per altri, come le persone anziane, che possono avere difficoltà ad aprirli. In quel caso le persone lasciano il sacchetto a terra, e questo crea un problema per gli operatori: ecco quindi che dopo aver svuotato il cassonetto questo viene riposizionato dagli stessi operatori con il coperchio aperto, esposto al sole e all’acqua. Un sistema che Amaie Energia ha ereditato dalle precedenti gestioni e sul quale occorre intervenire per gli evidenti problemi igienici che crea.

C’è poi, ultimo ma non ultimo, il problema di chi scarica veramente di tutto vicino o dentro i cassonetti, incurante del fatto che il comune ha da anni allestito apposite aree per il conferimento di rifuti ingombranti, masserizie, elettrodomestici ed altro. E’ un’abitudine dura a morire, nonostante i continui proclami sull’installazione di telecamere che potrebbero incastrare i maleducati. Le foto allegate sono state scattate tutte oggi lunedi 30 maggio, e documentano una situazione che si verifica, anche se in misura ridotta, tutti i giorni.

Tutto questo salta all’occhio ancor di più in queste giornate di sciopero, che si spera possano in futuro non avvenire di lunedi, perchè un week end estivo in questa situazione non costituirebbe una bel biglietto da visita per il nostro turismo.

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