Prenatal, siglato l’accordo sul contratto di solidarietà
Riguarderà per un anno 391 addetti, riduzione media dell’orario di lavoro del 20%. Vanelli (FISASCAT): «Scongiurati 88 licenziamenti, ora si lavori per il rilancio del gruppo»
Roma. Si è conclusa con un accordo sull’applicazione del contratto di solidarietà la trattativa sugli 88 esuberi annunciati da Prenatal, la catena di negozi specializzati nella distribuzione di prodotti per mamme e bambini che conta oltre 1000 dipendenti.
La riduzione dell’orario di lavoro, in media del 20%, coinvolgerà per un anno dal 1° giugno 2016 391 lavoratori di 44 punti vendita in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia e Toscana. Per la Fisascat si tratta di un approccio positivo al processo di riorganizzazione, dovuto in parte alla crisi del settore, penalizzato dal calo delle nascite e dalla crisi dei consumi, dall’altro alla necessità di ottimizzare i costi di gestione e recuperare la produttività, processo comunque mirato a preservare il patrimonio di competenze e a rilanciare le attività aziendali.
La categoria cislina manterrà alta l’attenzione sulla recente integrazione del retail di Holding dei Giochi e di Bimbo Store e sulla costituzione della newco del gruppo integrato MFE², operazione che ha determinato le misure dell’antitrust sulla cessione di diversi punti vendita.
«E’ positiva la salvaguardia occupazionale dei lavoratori ai quali ancora una volta è richiesto un sacrificio in una prospettiva di rilancio e ripresa del gruppo, processo che dovrebbe essere supportato anche con le logiche del buon senso» ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Elena Maria Vanelli.