Sciopero

La Francia nel caos: fermi autobus e treni, code chilometriche ai distributori di benzina

In Francia e' emergenza carburante da quando il sindacato di sinistra, la Cgt, ha indetto uno sciopero che ha paralizzato 6 raffinerie su 8

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Nizza. Con un quinto dei distributori di benzina a secco in tutta la Francia, file chilometriche negli altri ed il rischio che il blocco delle raffinerie e dei depositi prosegua, il governo ha autorizzato i petrolieri francesi dell’Ufip a usare le riserve strategiche del Paese in grado di garantire rifornimenti per 4 mesi. E’ quanto riferisce Le Figaro mentre la polizia e’ intervenuta con gli idranti, ma senza scontrarsi con gli scioperanti – come e’ avvenuto invece ieri a Marsiglia – per sbloccare l’accesso ad uno dei piu’ importanti depositi, quello di Douchy-les-Mines vicino alla frontiera belga, bloccato da giovedi’ scorso.

In Francia e’ emergenza carburante da quando il sindacato di sinistra, la Cgt, ha indetto uno sciopero che ha paralizzato 6 raffinerie su 8, per ottenere la revoca della nuova legge sul lavoro, approvata dal governo senza il voto del Parlamento ricorrendo all’articolo 49 comma 3 della Costituzione francese che consente in casi straordinari di ‘bypassare’ deputati e senatori.

Il governo non intende fare marcia indietro e la situazione rischia di precipitare. Lavoratori di altri importanti settori, oggi le ferrovie, hanno aderito agli scioperi contro la legge El Khomri (dal nome del ministro del Lavoro), ed è difficile spostarsi da e verso la Francia.

Nella vicina Costa Azzurra la situazione è assai critica come nel resto della Francia, con le pompe di benzina prese d’assalto dagli automobilisti che devono fare il pieno di carburante. La benzina però è razionata, infatti si può riempire il serbatoio della propria auto con 20€, mentre per le auto a Gpl si fa il “pieno” di 15euro. I mezzi pesanti possono fare 100 euro di rifornimento.

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