Francia sempre più nel caos, sciopero in 18 centrali nucleari: a rischio gli Europei di calcio
Nella vicina Costa Azzurra la situazione è assai critica come nel resto della Francia, con le pompe di benzina prese d’assalto dagli automobilisti che devono fare il pieno di carburante.
All’ottavo giorno non sembrano placarsi le proteste in Francia contro la “Loi Travail”: la discussa riforma del lavoro che sta facendo scioperare mezza nazione. Se non di più.
Ad aggravare la crisi arriva infatti la notizia che , da ieri, stanno incrociando le braccia i lavoratori di 18 centrali nucleari. Questa situazione si unisce all’ emergenza carburante da quando il sindacato di sinistra, la Cgt, ha indetto uno sciopero che ha paralizzato 6 raffinerie su 8, per ottenere la revoca della nuova legge sul lavoro, approvata dal governo senza il voto del Parlamento ricorrendo all’articolo 49 comma 3 della Costituzione francese che consente in casi straordinari di ‘bypassare’ deputati e senatori.
Con questi scenari sembrerebbero a rischio anche i prossimi Campionati Europei di calcio, previsti per l’ormai imminente mese di giugno.
Il governo transalpino, dal canto suo, non intende fare marcia indietro e la situazione rischia di precipitare. Lavoratori di altri importanti settori, oggi le ferrovie, hanno aderito agli scioperi contro la legge El Khomri (dal nome del ministro del Lavoro), ed è difficile spostarsi da e verso la Francia.
Nella vicina Costa Azzurra la situazione è assai critica come nel resto della Francia, con le pompe di benzina prese d’assalto dagli automobilisti che devono fare il pieno di carburante. La benzina però è razionata, infatti si può riempire il serbatoio della propria auto con 20€, mentre per le auto a Gpl si fa il “pieno” di 15euro. I mezzi pesanti possono fare 100 euro di rifornimento.