L'intervento

Emergenza migranti, il sindaco Ioculano: “Situazione calda che non può durare a lungo”

Non sono mancati anche momenti di tensione con alcuni "No borders" che hanno urlato "vergogna" alle forze dell'ordine

Ventimiglia. Si era autosospeso perché si era sentito abbandonato: il sindaco Enrico Ioculano sta vivendo in prima linea l’emergenza migranti che interessa la sua città.

Le operazioni di sgombero – dice il primo cittadino ventimigliese – si sono svolte senza particolari problemi. Sappiamo bene, però, che per risolvere questa situazione ora sono necessarie delle soluzioni definitive. Ecco perchè avremo al più presto un confronto con la prefettura di Imperia”, ha sottolineato Ioculano. Solo la settimana scorsa l’inquilino numero 1 del municipio si era sfogato ricordando che ” in città vi sono persone che vivono nel degrado, senza nessuna assistenza. Ci troviamo di fronte a un’emergenza di tipo umanitario e lo Stato deve aiutarci”. E lo stesso Ioculano ha anche confermato che a breve avrà un incontro col segretario nazionale del Partito Democratico. Dopo lo sfogo arriva l’intesa di rasserenare gli animi e cercare di risolvere, anche in chiave politica, l’emergenza.

Stamane le forze dell’ordine hanno compiuto il primo intervento tra le tende montate sulla spiaggia alla foce del fiume Roja. Poi si sono spostate verso la stazione per cercare altri migranti che nel corso della notte si erano sparpagliati in varie zone della città. Alcuni stranieri hanno trascorso la notte nei locali della parrocchia di San Nicola a Ventimiglia: qui si trova una settantina di uomini mentre le donne sono state accolte nella vicina chiesa di sant’Agostino. A loro saranno serviti pasti caldi. Sono decine gli uomini del reparto mobile dirottate dalla questura di Imperia verso la città di confine per garantire il servizio di sicurezza e ordine pubblico.

Non sono mancati anche momenti di tensione con alcuni “No borders” che hanno urlato “vergogna” nel momento in cui la polizia, insieme ai  carabinieri e alla guardia di finanza avevano avviato le operazioni di sgombero con gli stranieri che poi saranno trasferiti a Genova e in altri centri di accoglienza.

E intanto sulle coste meridionali della Penisola sono attesi altri sbarchi dopo quelli piuttosto massicci dello scorso fine settimana. Si attende ora una chiara risposta da parte del Viminale che proprio a Ventimiglia aveva deciso di chiudere il centro di accoglienza che era ormai un punto di riferimento per i migranti che si fermavano in città prima di proseguire verso la Costa Azzurra, Marsiglia e Parigi. “La scelta di chiudere quel centro in stazione è stata giusta”, sottolinea comunque Ioculano.

Una situazione che sta suscitando preoccupazione anche tra i commercianti della città di confine. “Ventimiglia come Lampedusa è diventata la capitale dell’emergenza – dicono in coro – Ci avviciniamo all’estate e all’arrivo dei turisti. Con l’emergenza migranti in corso l’immagine potrebbe essere rovinata come lo scorso anno”.

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