Onlus in azione

Aperte iscrizioni gratuite a ‘Percorso di avvicinamento al volontariato’ Anffas

È possibile con solo due ore alla settimana ottenere del tempo di qualità, dando senso alle nostre giornate e alla vita stessa?

Riviera24 - Anffas Volontari

Sanremo. Sono aperte le iscrizioni al percorso di avvicinamento al volontariato realizzato da Anffas Sanremo in collaborazione con l’Aquilone. La proposta è aperta a tutte le persone motivate ad impiegare in qualità un po’ del proprio tempo, dando senso alle proprie giornate e alla vita stessa con solo due ore alla settimana.

Sembra che tutti cerchino una vita di successo – spiega il manager di rete Anffas, Max OrmeaMa una vita di successo, di fatto, vuol dire una vita significativa, cioè con un ‘significato’. Bene, noi offriamo questo significato. In pochi mesi abbiamo già accolto, formato e inserito più di 20 volontari felicissimi e ormai irremovibili! L’obiettivo è di arrivare a 50 volontari entro la fine dell’anno!”.

Il percorso è propedeutico a quello che sarà il corso formativo e gratuito sul volontariato che partirà dal prossimo ottobre e che si baserà su una serie di incontri argomentativi e pratici, finalizzati ad un inserimento effettivo nelle attività, strutturati su un particolare format che arriverà da Trento “poiché avremo con noi i migliori formatori provenienti dalla scuola Erickson di Dario Ianes, maestro indiscusso in Italia in fatto di disabilità e di modelli inclusivi all’avanguardia”  sottolinea ancora Ormea.

Motivazione dell’aspirante volontario e una valutazione sulle sue inclinazioni sono i cardini su cui si basa questo lavoro di relazione, al fine di ottenere la giusta preparazione necessaria per diventare strumenti preziosi ed avere un forte impatto sulla città. Per questo ci si avvarrà anche di psicologi, psichiatri e figure professionali capaci di disegnare profili attitudinali per strutturare gli abbinamenti ‘volontario-ragazzo’ più efficaci ed appaganti.

Essere volontario è qualcosa di enorme valore sociale: chi è volontario non lo fa per un compenso, bensì “sceglie” volontariamente di stare vicino, “e questo – commenta Ormea – è una relazione non surrogabile da nessun professionista”. Sembra che per le persone disabili ci sia bisogno sempre di una qualche “terapia”: la psico-terapia, l’ippo-terapia, la musico-terapia, la gioco-terapia, la cromo-terapia,… “ci sono solo terapie! – considera Ormea – in realtà loro, come tutti, hanno anche bisogno di amici!

Il volontario è dunque colui che, “sceglie” di essere amico, anche se all’interno di un progetto d’equipe ben organizzato.

Chi non ha mai provato questa esperienza, da non perdere, potrebbe magari avere ancora una idea del volontariato legata al “bisogno” e all'”aiuto” di qualcuno debba necessariamente soffrire. “Al contrario… – spiega Marilena Scacchetti, responsabile dei volontari Anffas e Presidente dell’Ass. Aquilone – …da noi ci si diverte moltissimo e si genera appagamento per entrambi. Qui il Volontariato è basato sulla reciprocità: ci si scambia qualcosa di bello. Adesso abbiamo infatti il problema opposto: una volta entrati nella relazione, i primi volontari felicissimi ci chiedono tutti di poter fare più ore, ma preferiamo aprire l’opportunità a molte più persone. Per questo manteniamo l’impegno di ogni volontario al minimo, ma con costanza nel tempo per instaurare relazioni durature”.

Quindi è facilissimo: dove la “presenza” è importante, basta solo essere se stessi; è richiesta solo spontaneità, anche se un pochino organizzata. In fondo, la “disabilità” non è altro che il risultato di una relazione tra le caratteristiche di una persona e il suo contesto e tutti,nella vita, l’hanno sicuramente sperimentata almeno una volta, qualora si siano trovati nel posto sbagliato o in un luogo che non li valorizzava. La soluzione è pertanto imparare a creare contesti che valorizzino di più, portando l’enfasi dalle “aspettative” per ciò che manca, all'”apprezzamento” di ciò che già c’è. Questa è la formula magica del volontariato, che vale in tutti gli ambiti non solo nella disabilità, e che Anffas Sanremo sta applicando con entusiasmo, accompagnata dal motivetto che Max Ormea ci canticchia: “Due ore sole tiiiii vorrei!”.

Per chi desidera concedersi questa esperienza indimenticabile questo è il link al quale lasciare la propria email: http://www.sanremo-anffas.org/home-3-4/  o contattare direttamente Marilena  335 6771474 per fissare un incontro illustrativo.

commenta