Agricoltori liguri a Roma, nessun passo avanti per lo sblocco dei Piani di Sviluppo Rurale
L’Agenzia tra fasi di ristrutturazioni e pochi dipendenti dedicati ai piani di Sviluppo Rurali non è in grado di attivare le procedure per dare seguito ai bandi che le Regioni devono predisporre
Imperia. A Roma nessun passo avanti per lo sblocco dei Piani di Sviluppo Rurale. Gli Agricoltori sono in ginocchio.
L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura da una parte; gli agricoltori dall’altra. Il confronto a Roma è andato avanti tre ore. Poi l’amara scoperta: l’Agenzia tra fasi di ristrutturazioni e pochi dipendenti dedicati ai piani di Sviluppo Rurali, non è in grado di attivare le procedure per dare seguito ai bandi che le Regioni devono predisporre.
“Senza questi atti ufficiali i PSR regionali non partono – spiega Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria – Tutti gli investimenti delle aziende sono bloccati. E le possibilità di sopravvivenza delle imprese diminuiscono giorno dopo giorno”.
L’Unione Europea sostiene la produzione agricola dei Paesi della Comunità attraverso l’erogazione, ai produttori, di aiuti, contributi e premi. L’AGEA ( Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) è l’Organismo pagatore italiano ed ha competenza per l’erogazione di aiuti, contributi, premi ed interventi comunitari. Ma sul PSR le erogazioni non potranno mai arrivare se le aziende continuano a non poter presentare neppure i progetti.
“Abbiamo ottenuto solo la soddisfazione della promessa che il pagamento dei fondi previsti dalla PAC saranno leggermente anticipati rispetto alla scadenza imposta dall’Unione Europea – conclude Aldo Alberto a Roma con tutti i vertici di Cia Liguria – Ma è un obiettivo minimo. Il mondo dell’agricoltura rischia di finire sommerso dai ritardi”.