L'intervento

Pilati (Federalberghi): “Previsioni senza regole e meteo terrorismo? I danni per il turismo chi li paga?”

Contro gli allarmi gli operatori pensano di cautelarsi e di segnalare la situazione all’Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato

Americo Pilati

Imperia. La guerra ai “meteoman” è partita da Alassio dove Ernesto Schivo, presidente dell’Associazione Bagni Marini, se l’è presa con i previsori di Meteo.it. “Hanno diffuso previsioni errate tra pioggia, grandine per il Primo Maggio, quando in Riviera c’è il sole”.

I danni provocati dalla spettacolarizzazione delle previsioni del tempo sono enormi ed è una battaglia che non ha avuto ancora un vincitore. Ma gli operatori turistici della Riviera dei Fiori rilanciano l’offensiva contro quello che definiscono “meteo terrorismo”. “Una pratica lanciate dai titolari dei siti web che vivono di banner pubblicitari, ed erogano previsioni realizzate al computer”.

Cosa fare? “Protestare, innanzitutto – sottolinea Americo Pilati, presidente regionale della Federalberghi – Ci stanno provando, ad esempio gli albergatori di altre località turistiche italiane, con iniziative di comunicazione e giudiziarie. Poi continuare a segnalare la situazione all’Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato, la quale ha tra i suoi compiti al tutela dei consumatori da messaggi ingannevoli. La stessa cosa dobbiamo fare anche noi. Di fatto, come per gestire un ottovolante, chiunque può improvvisarsi meterologo”. Pilati lo dice senza fare troppi giri di parole: “Fare meteo terrorismo non è come diffondere sul web ricette di cucina. Qui in ballo c’è la gestione del tempo libero dei turisti – condizionata dalle previsioni meteorologiche – Le conseguenti ricadute sulle attività economiche sono immaginabili. Questo è il web, aiutato dai titoli sensazionalistici di certa stampa”. Soluzioni? “Dividere in tre la Liguria: levante, Genova e ponente. Ognuna di queste zone ha un meteo completamente diverso e oggi in Riviera c’è il sole. Consigliamo allora ai turisti di chiamarci al telefono per sapere che tempo fa e di spegnere il computer e il tablet”.

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