Imperia, sistema d’allarme ko e in ospedale arrivano i campanelli come in chiesa

Personale con le orecchie alzate 24 ore su 24; sentono lo scampanellio ed entrano in azione
Imperia. Campanelli come in chiesa durante la celebrazione della messa col parroco. Al pronto soccorso il sistema di chiamata paziente-infermiera è fuori uso e allora si è dovuti ricorrere ad un sistema fai-da-te. Campanelli da tenere sul comodino e da agitare in caso di emergenza per chiedere l’intervento del personale.
Un guasto tecnico che dura da un mese ha reso necessario trovare un’alternativa. E come sempre si fa di necessità virtù. Nei dieci posti letto dell’astanteria del pronto soccorso dell’ospedale di Imperia è stato escogitato un sistema artigianale alternativo.
Ci sono però delle disfunzioni tecniche e il pezzo da sostituire non è ancora arrivato. E’ arrivato così il campanello stile parrocchia che però non consente di allertare il personale medico e infermieristico anche sul sistema computerizzato nella saletta di controllo. Quindi infermieri e dottori devono tenere ben aperte le orecchie per sentire lo scampanellio dei ricoverati.
Cosa ben diversa in altre realtà ospedaliere. Si chiama ‘WiMon’ ed è un progetto che, tramite l’utilizzo di un palmare ed uno specifico software, consente di monitorare a distanza i pazienti ricoverati in ospedale in condizioni critiche. Il nuovo e rivoluzionario sistema di monitoraggio, realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Progetto Regione Innovazione e Sanità, è stato testato con successo presso il reparto di Medicina dell’ospedale di Pavullo nel Frignano.
Sistema decisamente innovativo. Chissà se potrà essere introdotto al posto dell’artigianale campanello di Imperia.