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Carta da parati: storia e moda nel design degli interni

La carta da parati ha assunto un'importante “punto espressivo” nel design degli interni, con particolare attenzione per ambienti commerciali di grande impatto visivo ed emozionale

Paolo Tonelli

Questa settimana Vittoria scrive in redazione chiedendo: “qual è l’origine della carta da parati e la moda del momento?”.

La carta da parati ha origini lontane nel tempo, usata come decoro per le pareti degli edifici, se ne hanno notizie in Cina sin da sec. I d.C. In Europa, forte della tradizione pittorica religiosa, l’uso della carta da parati ritardò la sua comparsa e fu un processo non spontaneo ma di imitazione delle carte cinesi importate dai mercanti olandesi e spagnoli nel sec. XVI. Insomma , nel lontano 1500 abbiamo copiato i cinesi! Si ha notizia delle prime fabbriche di carta da parati nel sec. XVIII in Inghilterra, Francia e Italia e concettualmente si producevano riproduzioni pittoriche bicromatiche che venivano poi sovente integrate con una tecnica pittorica in loco.

L’influenza dei soggetti riprodotti era data dal paese di provenienza, in Italia erano di stampo paesaggistico, riproduzione di antiche rovine, marine e porti. Solo più tardi, migliorando la tecnica e cambiando il soggetto, che non andava più riquadrato nelle cornici murali ma poteva essere tagliato e raccordato, si iniziò a produrre una carta interamente stampata, mutando nel tempo la tecnica con una straordinaria evoluzione, lasciando però inalterato il “concetto di base”.

Gli stili del tempo hanno fortemente influenzato i decori delle carte, pensiamo ad esempio al Liberty, Sanremo ne è espressione attuale, con una forte influenza in architettura e nelle decorazione applicate, dove linee curve, forme organiche, soggetti a sfondo floreale e vegetale, erano dominanti con la loro energia e forza decorativa.

Tecnicamente le carte da parati si possono divide in due grandi famiglie: usando un supporto di “carta” per la più tradizionale e raffinata tipologia e il supporto “vinilico” spalmato su base cartacea. Resistente e adatto a tutti gli usi, il vinilico nelle sue derivazioni tecnologiche può essere usato in ambienti domestici per rivestimenti di docce, alzate del piano di lavoro della cucina e addirittura in esterno su facciate esposte agli agenti atmosferici.

Affascinante, con una storia concettuale tutt’oggi attuale, la carta da parati ha raggiunto un’evoluzione tecnica tale da poter raffigurare qualsiasi tipo di soggetto, sia esso di derivazione pittorica, fotografica, texture riprese dagli anni 70 o carte da parati artigianali dove la mano dell’uomo e l’idea si fondono per un risultato unico in termini di “bellezza e glamour”.

I produttori di carte da parati attualmente propongono finiture che possono andare dalle infinite sfumature cromatiche al metallizzato, alla riproduzione di materiali da costruzione e decoro, soggetti reali e fantasiosi, riproduzioni vegetali, animali, decorative con forte impatto visuale. Vintage, capace di illuminare attraverso la tecnologia LED, legata ai grandi nomi della moda. La carta da parati ha assunto un’importante “punto espressivo” nel design degli interni, con particolare attenzione agli ambienti commerciali di grande impatto visivo ed emozionale. Amo le carte da parati, trovo siano un invito alla creatività suggestionale che possiamo regalare al nostro ambiente di vita, siano anche solo le mura di una camera.

“È quando il corpo è tra quattro mura che lo spirito fa i suoi viaggi più lontani”

(Augusta Amiel-Lapeyre, Pensieri selvaggi, 1909)

di Paolo Tonelli

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