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Rifiuti sulle spiagge, Oneglio (Fiba): “I Comuni rispettino i loro obblighi”

17 marzo 2016 | 16:45
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Rifiuti sulle spiagge, Oneglio (Fiba): “I Comuni rispettino i loro obblighi”

Il sindacato: “I balneari spendono tra gli 8 e i 10 mila euro l’anno per la tassa dei rifiuti, ma il servizio offerto in cambio è incompleto”

Imperia.Litorale ricoperto da legname, alghe e rifiuti di vario genere. Arrivano le tirate d’orecchie dei balneari. In particolare da parte della Fiba-Confsercenti che in Liguria è rappresentata da Gianmarco Oneglio, che è membro della giunta regionale e presidente provinciale del sindacato.

“E’ vero che non è più necessaria l’ordinanza della Protezione civile nazionale circa la possibilità di bruciare il legname accumulato sulle spiagge a causa del maltempo, ma la situazione in alcuni Comuni della Riviera resta immutata – sottolinea Gianmarco OneglioI balneari spendono tra gli 8 e i 10 mila euro l’anno per la tassa dei rifiuti, ma il servizio offerto in cambio è incompleto”.

Gianmarco Oneglio fa riferimento gli obblighi della categoria: “Noi puliamo l’arenile anche in questo periodo e soprattutto in vista delle festività pasquali, ma il Comune, una volta che i balneari hanno ripulito le spiagge dovrebbero provvedere alla parte finale della raccolta e quindi al trasferimento in discarica dei rifiuti”.

Vero anche che la giunta regionale, nel mese di ottobre, aveva approvato una delibera che va incontro alle esigenze dei Comuni: secondo le linee guida è possibile prelevare il materiale dalle spiagge, a fronte del riconoscimento di uno stato di emergenza per calamità, e bruciarlo in impianti termici civili, trasferirlo in impianti autorizzati al trattamento di biomasse, oppure bruciarlo direttamente sulla spiaggia (esclusivamente nel caso non sia superiore a 3 metri cubi).

“Le linee guida ci sono – sottolinea Oneglio – ora spetta però ai Comuni rimuovere legname e rifiuti dopo le mareggiate e rendere più decorose le spiagge. Noi – avverte – il nostro lo abbiamo fatto”.