Sanità

Monaco-Italia, riunione sul possibile miglioramento dell’accordo sanitario

Lunedì 21 marzo, su iniziativa dell'associazione FAI, Frontalieri Autonomi Intemeli, si terrà una riunione ufficiale con il ministro del Sanità e del lavoro, Stephane Valeri e il suo staff

Monaco-Italia, riunione sul possibile miglioramento dell'accordo sanitario

Monaco. Lunedì 21 marzo, su iniziativa dell’associazione FAI, Frontalieri Autonomi Intemeli, si terrà una riunione ufficiale con il ministro del Sanità e del lavoro, Stephane Valeri e il suo staff.

Parteciperanno alla riunione: l’ambasciatore italiano a Monaco S.E. Massimo Lavezzo Casinelli, l’assessore regionale con delega per i lavoratori frontalieri Marco Scajola, l’europarlamentare On. Alberto Cirio oltre ai membri del consiglio direttivo del FAI composta da Santo Fortugno, Roberto Lacchin, Roberto Parodi e Maurizio Morabito.

Il tema principale di questa riunione è discutere sul possibile miglioramento dell’accordo sanitario raggiunto nel 2011 e portare gli stessi diritti alla cura nel principato come i lavoratori francesi.

Il segr. F.A.I. Roberto Parodi afferma: “Crediamo che, dopo 5 anni, siano maturate le condizioni per poter migliorare la copertura sanitaria. Eliminando le limitazioni dettate dall’ASL si porrebbero i lavoratori frontalieri Italiani sullo stesso piano dei colleghi Francesi, evitando così differenze di trattamento e quindi una sorta di ingiustizia sociale nei loro confronti.

I lavoratori Francesi impiegati nel Principato possono scegliere se farsi curare in Francia o a Monaco, con la differenza, rispetto a noi, che non è stato posto alcun limite sui ricoveri, sugli interventi chirurgici siano essi urgenti o di routine, sui rimborsi parziali su orto-dentistica ed oculistica, questo permette loro di accedere ad assicurazioni supplementari private( Muteulle) per poter recuperare anche il 20% a loro carico sulle spese sanitarie.

Saranno discussi in oltre le possibilità di lavoro che offrirà nei prossimi anni Monaco e la possibilità di impiego degli italiani”.

 

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