Imperia, via alla raccolta degli oli vegetali esausti

Nel contenitore i cittadini dovranno versare gli oli scaduti o andati a male, quelli contenuti nei vasetti e nelle scatoletta (e quelli residui da frittura. Una volta pieno, il contenitore andrà riconsegnato nell’isola ecologica di via Lorenzo Acquarone (incrocio via Artallo) aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19
Imperia. È stata presentata questa mattina in Comune la nuova campagna di distribuzione dei contenitori per la raccolta degli oli esausti domestici. Alla presenza degli assessori Giuseppe De Bonis (Ambiente), Nicola Podestà (Educazione Ambientale) e Enrica Chiarini (Attività Educative), sono state illustrate le iniziative che la Teknoservice, ditta incaricata fino a luglio dell’igiene ambientale nel Comune di Imperia, metterà in atto.
Dal 4 aprile partirà la distribuzione dei contenitori che gli imperiesi potranno ritirare presso:
La sede della Teknoservice (via Argine Destro 607)
Il punto di consegna ingombranti di via Argine Sinistro (incrocio via Nobel)
Il centro di raccolta di via Acquarone (incrocio via Artallo)
L’Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune (piano terra di palazzo civico)
Sarà sufficiente compilare un modulo con i propri dati (si troverà dal 4 aprile anche sul portale del Comune) e far visionare all’addetto la carta di identità.
Nel contenitore gli imperiesi dovranno versare gli oli scaduti o andati a male, quelli contenuti nei vasetti e nelle scatoletta (come ad esempio tonno o verdure) e quelli residui da frittura. Una volta pieno, il contenitore andrà riconsegnato nell’isola ecologica di via Lorenzo Acquarone (incrocio via Artallo) aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
“Si tratta di una importante iniziativa per tutelare l’ambiente e abituarci a far meglio la raccolta differenziata. Se gettati nel lavandino l’olio rischia di compromettere il sistema fognario con ulteriori costi per la collettività. Se invece opportunamente raccolti e lavorati in appositi centri, questi oli possono diventare biodiesel o lubrificanti vegetali per macchinari”, spiegano De Bonis e Podestà.
Nel progetto di divulgazione della raccolta degli oli domestici esausti, saranno coinvolte anche le scuole: oltre 800 persone tra alunni e insegnanti delle classi quinte elementari e prime medie cittadine che dal mese di maggio faranno alcuni incontri con gli esperti di Teknoservice e del Centro di Educazione Ambientale del Comune.
“Coinvolgeremo oltre 750 bambini: siamo convinti che comunicando al meglio con loro veicoleremo il messaggio a tutte le famiglie in modo ancor più performante e inoltre trasmetteremo un messaggio importante per la tutela dell’ambiente”, dicono l’assessore alle Attività Educative, Enrica Chiarini e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Franca Rambaldi.