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Imperia, giornata di formazione per la Cisl sui nuovi ammortizzatori sociali

Presenti ai lavori il Segretario della Cisl Imperia Savona Claudio Bosio e il Segretario Generale della Cisl Liguria Antonio Graniero. I contenuti formativi sono stati illustrati e commentati dalla Dott.ssa Anna Rosa Munno del Dipartimento Confederale Nazionale Cisl Politiche del Mercato del Lavoro, Formazione Professionale, Politiche contrattuali e della contrattazione decentrata

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Imperia. Sulla giornata di formazione per delegati, quadri e dirigenti sindacali Cisl, tenutasi oggi alla Camera di Commercio, Claudio Bosio, il Segretario Generale Cisl Imperia-Savona scrive quanto segue:

Tema importantissimo quello dibattuto in quanto con il termine “ammortizzatori sociali” si intende un articolato sistema di tutela  del reddito dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. In provincia di Imperia e Savona la richiesta di sussidi resta alta: assistiamo ad una diminuzione della cassa integrazione ma non della disoccupazione.

Per essere sempre meglio preparati a sostenere i lavoratori coinvolti da crisi occupazionali e i disoccupati dei territori della provincia di Imperia e di Savona venerdì 19 febbraio, presso la Camera di Commercio di Imperia, si è tenuta una giornata di formazione a cui hanno partecipato circa 80 tra delegati, quadri e dirigenti sindacali sul tema dei nuovi ammortizzatori sociali introdotti con il decreto n. 148 del 2015, attuativo del Jobs Act.

Presenti ai lavori il Segretario della Cisl Imperia Savona Claudio Bosio e il Segretario Generale della Cisl Liguria Antonio Graniero. I contenuti formativi sono stati illustrati e commentati dalla Dott.ssa Anna Rosa Munno del Dipartimento Confederale Nazionale Cisl Politiche del Mercato del Lavoro, Formazione Professionale, Politiche contrattuali e della contrattazione decentrata.

Il provvedimento di riforma degli ammortizzatori sociali, oggetto della giornata di studio, costituisce un unico testo normativo per la cassa integrazione e per i fondi di solidarietà e abroga oltre 15 leggi e norme stratificatesi negli ultimi 70 anni.

Fra le principali novità si segnala: la durata della NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) viene stabilita definitivamente in 24 mesi; l’estensione della cassa integrazione agli apprendisti; l’inclusione nei fondi di solidarietà di tutti i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, anziché, come in precedenza, più di 15; la semplificazione delle procedure di autorizzazione della Cassa integrazione ordinaria (CIGO), con l’abolizione delle commissioni provinciali e l’autorizzazione dei trattamenti direttamente da parte dell’INPS; la semplificazione delle procedure di autorizzazione alla Cassa integrazione straordinaria (CIGS), nonché delle procedure di consultazione sindacale; l’azionalizzazione delle integrazioni salariali. Inoltre, finita la Naspi, ai lavoratori ancora disoccupati con basso ISEE a 5000 euro o vicini alla pensione spetta per 6 mesi l’assegno sociale di disoccupazione.

Quello dibattuto e un tema importantissimo per le nostre due provincie. Se per quanto riguarda il mercato del lavoro locale assistiamo ad una diminuzione dell’utilizzo della cassa integrazione totale ordinaria, straordinaria e in deroga questo non significa che ci sia meno bisogno di ammortizzatori sociali. Tutt’altro. Ad oggi assistiamo ad una maggior richiesta di sussidi di disoccupazione.  La minore richiesta di ore di cassa integrazione , in particolare della ordinaria, dovrebbe in teoria essere un segnale positivo poiché indicherebbe una ripresa della produzione se, però, fosse accompagnato da altri due indicatori: meno disoccupazione e più occupati. Purtroppo per i nostri due territori non è così. Diminuisce la richiesta di cassa integrazione ma non aumenta l’occupazione. Accanto ad una diminuzione considerevole di alcuni ammortizzatori sociali non corrisponde una diminuzione dei disoccupati e una ripresa significativa di attività di impresa.  Molto spesso assistiamo ad un parziale travaso verso la vera e propria disoccupazione di persone che erano in aziende in difficoltà.

Al termine della giornata di studio, nell’intervento conclusivo, il Segretario Claudio Bosio fa presente che i dati allarmanti sui disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego nelle due provincie di Imperia e di Savona ed il ristagno dell’economia, in particolare per la provincia di Imperia, evidenziano l’esigenza dell’incremento di protezione, tutele e diritti sociali per occupati e disoccupati.

“La crescita dei tassi di disoccupazione pone una maggiore domanda di protezione del reddito.” – commenta il Segretario Bosio, che prosegue: “Le trasformazioni legislative del mercato del lavoro, per non essere semplicemente subite, impongono un processo di formazione continua a chi svolge un ruolo direttivo e operativo all’interno della nostra associazione, e pertanto la giornata di formazione odierna è una logica conseguenza.”

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