Alti e bassi

Il Festival di Sanremo visto dai nostri occhi: le pagelle di Riviera 24

Tanti i 10, ma non mancano le insufficienze

renato zero

Sanremo. Non poteva mancare la pagella di Riviera 24 per l’ultima, lunghissima, serata del 66esiemo Festival.

– Iniziamo con i vincitori, gli Stadio: a loro va un bel 10. Vincono tutto: primo premio assoluto, premio della sala stampa, premio per la Miglior Musica Giancarlo Bigazzi e serata cover. Quasi quasi stufano, da quanto hanno vinto. Però la loro “Un giorno mi dirai” è davvero una canzone da festival: orecchiabile, melodica e anche energica. Bravi.

Francesca Michielin, 10: l’ultima sera ha dato il massimo e si merita il massimo. Ha finalmente tirato fuori la grinta insieme ad un vestito decente. La sua “Nessun grado di separazione” sarà il prossimo tormentone radio.

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, 9: arrivano terzi meritatamente. Coppia affiatata sul palco, canzone orecchiabile e di sicuro successo.

Francesco Gabbani, 7: canta bene, si muove bene sul palco, vince tutto anche lui e arriva primo nelle Nuove Promesse. Ragazzo, però, ma come ti vesti? La sua giacca fa venire male agli occhi: non si può guardare.

Gabriel Garko, 2: ormai è sicuro, l’attore non sa leggere, si impappina, perde il filo, sbaglia le parole. L’avessero fatto scendere le scale tutta la sera avrebbe preso 10, ma visto che non è stato così… Inqualificabile.

Renato Zero, 10 e lode: immenso. Trattiene il pubblico e regala al contempo un medlay strepitoso che risveglia l’Ariston o, almeno, la sala stampa, visto che dagli schermi tv mostrano una sala un po’ floscia.

Cristina D’Avena, 9: bravissima ed elegantissima, le sue canzoni fanno tornare bambini. Non prende il massimo per un solo motivo: avrebbe dovuto cantare di più!!! Si scherza ovviamente.

Virginia Raffaele, 10: brava anche nel vestire i suoi panni, cosa non semplice dopo le interpretazioni a cui ci aveva abituata. Ironica e intelligente si classifica al primo posto nella triade dei conduttori.

Carlo Conti, 10: oltre a condurre il Festival deve fare il baby sitter di Garko. E lo fa bene, confermando di essere la scelta giusta.

Il Volo, 4: pensavamo di risparmiarceli visto che erano a New York e invece no, ce li hanno fatti vedere lo stesso, in collegamento dalla Grande Mela. E anche da lì sono riusciti a stufare.

Roberto Bolle, 10: elegante e raffinato, sorprende con un lato rock mai rivelato prima. Un bel vedere per tutti, ma soprattutto per le signore.

Patty Pravo, 8: elegante come una cariatide greca, fatica a parlare (sarà il botox o l’emozione). Però la canzone merita.

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