Nona edizione

La Comunicazione tecnologica per il Concorso di Poesia della Fiera del Libro

Il Concorso è aperto a tutti e sarà articolato in quattro sezioni

La Comunicazione tecnologica per il Concorso di Poesia della Fiera del Libro

Imperia. La Fiera del Libro di Imperia indice il 9° Concorso di Poesia da titolo “Poesia: rimedio agli effetti negativi della comunicazione tecnologica”. Un’edizione, quella di quest’anno, il cui tema trainante è, infatti, “Connessi e soli: amore, amicizia e solitudine al tempo degli smartphone e tablet”.

Il Concorso è aperto a tutti e sarà articolato in quattro sezioni:

Sezione “A” riservata agli adulti

Sezione “B” riservata ai ragazzi della scuola primaria

Sezione “C” riservata ai ragazzi della scuola secondaria

Sezione “D” riservata ai ragazzi delle scuole superiori

I partecipanti dovranno inviare da una a cinque poesie inedite, che non dovranno superare i 25 versi/righe. Le opere dovranno pervenire redatte in due copie, di cui una sola firmata con le generalità in busta chiusa. Questa busta dovrà essere inclusa nella busta degli elaborati. Si prega di indicare la sezione (“A” -“B” – “C” – “D”).

Le opere dovranno essere inviate  entro il 30 aprile 2015 al seguente indirizzo: Concorso di Poesia “Poesia: antidoto agli effetti negativi della comunicazione tecnologica” c/o Ufficio Cultura – Teatro Cavour – Via Cascione 35 – 18100 Imperia.

La Giuria:  Presidente Ito Ruscigni. Roberto Trovato, Don Gustavo Del Santo, Luciangela Aimo, Laura Scottini.

Il giudizio della Giuria è insindacabile. La partecipazione al Concorso implica la totale accettazione del regolamento.

La premiazione  avrà luogo domenica 5 giugno in occasione della Fiera del Libro di Imperia Edizione 2016, con la partecipazione straordinaria del poeta Ito Ruscigni e del  professor Roberto Trovato.

Riflettendo, ci accorgiamo che la Poesia sembra molto lontana dalle modalità di comunicazione tecnologica, spesso rapidissima e superficiale. – commenta per l’occasione Laura Scottini

Esprimersi “poeticamente”, anche utilizzando le nuove tecnologie, elimina gli effetti negativi della comunicazione semplificata”.

Ogni parola in Poesia ha una connotazione precisa. Scelta con cura o intuita ha un significato e un suono, contenuto e forma, che  interrogano i nostri sensi, i sentimenti, i pensieri più profondi.

Comunicare implica la condivisione di uno sguardo più attento e consapevole sul viaggio che intraprendiamo vivendo, perciò l’espressione in Poesia può essere concisa ma è satura di senso: frutto di scavo, studio, disciplina, meditazione, esperienza.

“Comunicare, anche attraverso il mezzo tecnologico, può essere utile: ciò che conta non è lo strumento ma il significato, frutto di elaborata e sofferta ricerca, che si vuole condividere”.

Inoltre, ciò che conta è l’ascolto, che si impara dalla conoscenza di noi stessi.

Potremmo essere “connessi”, e lo siamo sempre, senza rendercene conto,  nella rete che tutti ci avvolge, in modo intelligente, attento, vigile.

Allora sarebbe nostra premura far conoscere agli altri non il banale, il vuoto, il nulla della nostra quotidianità, ma ciò che in “solitudine” abbiamo  faticosamente compreso: forse svolgere il nostro compito con attenzione e consapevolezza può fare la differenza. Daremmo così un contributo a questa visione riduttiva e corrotta della Realtà, che ci vede individui separati e ci vuole dormienti.

Svegliarsi esige che non ci si senta soli; la connessione esiste già: condividiamo tutti la stessa tragica sorte, tutti tessuti nella stessa rete.

Quando ci sentiamo soli dovremmo imparare a porci alcune domande fondamentali perché la solitudine può essere trasformata in ricerca, così come la sofferenza per la nostra condizione può essere trasformata in conoscenza.

Allora soltanto potremmo comunicare davvero perché avremmo qualcosa da dire; e non sarebbe per esibirci o apparire importanti, ma per testimoniare la nostra umanità vera”.

Compito oggi, sempre più necessario, della Poesia.

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