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“Giornata della Memoria”, le celebrazioni ad Imperia

27 gennaio 2016 | 15:13
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“Giornata della Memoria”, le celebrazioni ad Imperia

La mattinata ha visto protagonisti gli studenti presentati dall’alunno Francesco Peressin e ha suscitato momenti di grande commozione, sottolineati dalle parole, dalle immagini e dalle note del violino di Simone Schermi

Imperia. Questa mattina, nell’Aula Magna del Liceo Statale Vieusseux di Imperia, gli studenti hanno ricordato nel Giorno della Memoria le vittime della Shoah e l’orrore dei campi di sterminio nazisti .

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, cui hanno partecipato tutte le autorità civili e militari, unitamente ai rappresentanti delle Associazioni d’arma e combattentistiche, è nata dalla collaborazione tra Prefettura, Amministrazione Provinciale, Comune di Imperia, Provveditorato agli Studi, Liceo Vieusseux, Istituto Ruffini ed Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea.

A 71 anni dalla tragedia, il messaggio legato al dovere collettivo di conservare il ricordo di quella terribile vicenda è stato reso dai ragazzi attraverso letture, musiche e video elaborati da loro stessi . Oltre agli alunni del Liceo Vieusseux, dell’Istituto Ruffini e dell’Istituto Professionale per il Commercio e il Turismo erano presenti i Sindaci dei Consigli Comunali dei Ragazzi dei Comuni di Imperia, Taggia, Vallecrosia, Ventimiglia, San Bartolomeo al mare, Cervo e Villa Faraldi.

Accanto ai saluti e agli spunti di riflessione delle autorità, Don Alberto Casella, Direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Albenga – Imperia, ha tenuto un intervento a carattere storico sulle persecuzioni degli ebrei e sull’emanazione delle leggi razziali in Italia.

La mattinata ha visto protagonisti gli studenti presentati dall’alunno Francesco Peressin e ha suscitato momenti di grande commozione, sottolineati dalle parole, dalle immagini e dalle note del violino di Simone Schermi, del pianoforte di Alessandro Saglietti, del violoncello di Leonardo Poli e dalla voce di Roberta Monterosso.

Filo conduttore è stato, comunque, il dovere morale di riflettere, conoscere e capire per non dimenticare mai quello che è accaduto e per non cedere all’indifferenza, anche quando – oggi – come è stato ricordato dai ragazzi, vediamo di frequente immagini di violenze, di orrori e di lunghe file di migranti che fuggono dai loro Paesi in guerra.