Verde (Fials): “Trasferire urologia da Sanremo a Imperia non è funzionale alle necessità dei cittadini”



“Avrebbe molta più logica trasferire gran parte dell’attività di day surgery su Imperia e la restante su Bordighera, liberando così le sedute operatorie necessarie a garantire al reparto di urologia il giusto abbattimento delle liste d’attesa”
Sanremo. “Il nostro intento è quello di ragionare non con la logica del campanile ma con la logica della funzionalità.” Questo il pensiero di Rizziero Verde sindacalista della Fials, terzo sindacato presente nella sanità imperiese, riguardo il paventato trasferimento di urologia da Sanremo a Imperia. Ma è bene fare un passo indietro: lo scorso 30 ottobre durante la conferenza dei sindaci sono stati fatti diversi interventi in cui si è evidenziata la necessità di un nuovo ospedale. Necessità condivisa da tutti e il sindaco di Bordighera Pallanca ha chiesto chiarimenti riguardo il futuro del Saint Charles, ottenendo non particolari riscontri, visto che il tutto è legato al futuro assetto della sanità imperiese.
Il sindaco di Imperia Carlo Capacci in un intervento breve e sintetico avrebbe dichiarato che per accordi presi in precedenza col direttore sanitario dell’ASL 1 Imperia, aveva dato ortopedia a Sanremo e di conseguenza riteneva giusto che in base a quell’impegno l’urologia fosse trasferita a Imperia, oltre ad essere concorde con quanto detto in precedenza riguardo l’ospedale unico.
Alla riunione era presente anche l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale ha chiesto di formalizzare per iscritto la volontà di tutti i sindaci per la realizzazione dell’ospedale unico. Perchè al momento negli atti della regione, a parte le dichiarazioni di intenti, non c’è nulla e inoltre è stato sottolineato che si andrà a trattare di un unico ospedale e non certamente del quarto ospedale in provincia.
“Oggi – afferma Rizziero Verde – il direttore sanitario Delfino a margine di una trattativa con i sindacati ci ha informato che in base al tacito accordo della conferenza dei sindaci, l’ASL ha intenzione di procedere al più presto al trasferimento ad Imperia di urologia. Nel merito – prosegue – ritengo che senza fare alcun tipo di campanilismo, la scelta ad oggi di tale trasferimento non sia funzionale alle necessità dei cittadini. Nella logica della riorganizzazione a mio avviso, bisognerebbe fare scelte di carattere diverso che tengano conto di quanto da anni la dirigenza ASL va sostenendo, ossia se il presidio di Sanremo dovrà essere dedicato all’urgenza ed emergenza, non ha senso questo trasferimento.”
Ancora il sindacalista della Fials: “Avrebbe molta più logica trasferire gran parte dell’attività di day surgery su Imperia e la restante su Bordighera, liberando così le sedute operatorie necessarie a garantire al reparto di urologia il giusto abbattimento delle liste d’attesa. In una logica d’urgenza avrebbe senso che la chirurgia vascolare venisse concentrata su Sanremo in quanto la stessa garantirebbe migliori risultati in caso di necessità negli interventi di ortopedia, anche perchè ortopedia a Sanremo è votata quasi esclusivamente alla traumatologia a cui non sempre riesce a fare fronte a tutte le richieste con costanti trasferimenti nelle vicine ASL savonesi.”
Continua Verde: “Inoltre a Sanremo da anni è ormai attivo il servizio di uro-ginecologia che con il centro senologico, garantisce un’efficace prevenzione e cura dei tumori o delle patologie collegate. In un contesto di questo tipo, visto che a Sanremo c’è l’unico reparto di ginecologia, forse sarebbe opportuno potenziare il servizio di ostetricia di Imperia in quanto dotata di sala operatoria nuova e quattro nuove sale parto, compresa una vasca per il parto in acqua.”
In conclusione: “Su Imperia inoltre c’è una pediatria efficente dotata di un nido immaturi per cui sarebbe più razionale accentrare tutto il dipartimento donna/bambino su Imperia e non come ventilato su Sanremo, per via della sua posizione baricentrica.”