La guerra al terrorismo

Stato di emergenza in Francia, la prefettura di Nizza chiude un centro islamico clandestino

La Gendarmerie ha effettuato un massiccio controllo del territorio dalle 10 alle 12.30 con 55 vetture controllate, 5 bus e 75 persone

Nizza. Lo stato di emergenza proclamato dal presidente francese Hollande per via degli attentati di Parigi del 13 novembre e che dovrà essere prorogato dal parlamento per minimo 3 mesi, inizia a dare i suoi frutti anche nella vicina Costa Azzurra. Ieri in prefettura a Nizza c’è stata una conferenza stampa dove sono stati illustrati i primi risultati alla lotta al terrore.

Lo stato d’emergenza permette di interrompere la circolazione, creare zone di protezione o di sicurezza dove il passaggio delle persone è limitato. Alle forze dell’ordine è consentito di eseguire inoltre perquisizioni a domicilio di giorno e di notte e tanto altro ancora.

Ebbene un provvedimento amministrativo per aver partecipato, lunedì 16, a una manifestazione non autorizzata dalla prefettura, tre persone ai domiciliari, cinque perquisizioni presso abitazioni, un provvedimento amministrativo che limita l’espatrio e la chiusura di un luogo di culto islamico clandestino a Beausoleil, queste le disposizioni prese.

Sempre nella giornata di ieri la Gendarmerie ha effettuato un massiccio controllo del territorio dalle 10 alle 12.30 con 55 vetture controllate, 5 bus e 75 persone.

Infine il prefetto ha riconvocato l’unione dei sindaci per domani, per discutere con loro delle misure prese dopo gli attentati e dello stato d’emergenza.

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