Sgomberato il Tennis Club di Diano Marina, alla fine ha vinto Chiappori



I responsabili del sodalizio avevano chiesto di continuare a gestire l’impianto in virtù dei lavori e delle migliorie portate nei decenni alla struttura
Diano Marina. Il terzo avviso di sgombero dei locali è andato a buon fine. A Diano Marina l’ha avuta vinta il sindaco Giacomo Chiappori.
Il primo cittadino con un’apposita ordinanza, aveva annunciato per oggi lo sfratto del Tennis club dalla sede comunale di Palazzo Muzio, in località Prato fiorito.
Dopo una flebile resistenza del direttore del sodalizio sportivo alla fine le chiavi sono finite nelle mani del Comune.
La storia si trascina da anni: il Comune voleva far liberare i campi e i locali (spogliatoi, bar, ristorante, saletta interna) di sua proprietà, perché chi gestisce il Tennis club occupava l’impianto abusivamente in quanto l’apposita convenzione con l’Amministrazione è scaduta da tempo e due gare d’appalto per aggiudicare il servizio sono andate deserte.
I responsabili del sodalizio avevano chiesto di continuare a gestire l’impianto in virtù dei lavori e delle migliorie portate nei decenni alla struttura (il Tennis club ha una storia ultrasessantenne), con risultati lusinghieri.
Proprio in questi giorni i soci del Tennis club hanno scritto un manifesto apparso in città, con il quale si lamentano per l’ostinazione del sindaco a voler distruggere «una delle poche cose che funzionano a Diano Marina» e contestano l’ordinanza sindacale di sgombero perché secondo loro non è vero che l’impianto è in totale stato di abbandono, come invece recita l’ordinanza.