Regione Liguria, Scajola: “Sul piano casa è necessario fare chiarezza”

La Regione sottolinea, comunque, che la possibilita’ di applicare il Piano casa anche per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti nei parchi liguri
Genova. La regione Liguria con l’assessore all’urbanistica Marco Scajola torna sul tema dei parchi e del Piano Casa per “fare chiarezza e respingere accuse strumentali da chi dovrebbe sapere che le cose stanno diversamente”. “Non e’ vero che la Liguria apre tout court il Piano Casa ai Parchi – si legge in una nota -. Chi sostiene che le modifiche apportate con la nuova edizione del Piano Casa comporteranno l’alterazione paesaggistica e dei valori ambientali presenti nei Parchi afferma una cosa falsa e non corrispondente alla verita’ delle norme scritte in modo chiaro e inequivocabile. Le modifiche introdotte nel ddl della Giunta Toti allineano la Liguria alla maggioranza delle Regioni italiane che nei loro parchi hanno il piano casa senza limitazioni”. Scajola precisa che “anche il Piano Casa della Regione Liguria approvato nel 2009 dalla giunta Burlando, modificato nel 2011 e attualmente in vigore, permette gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con ampliamento sino al massimo del 35% del loro volume esistente, anche nel territorio dei Parchi di Portofino, Montemarcello-Magra, Portovenere e nel Parco Nazionale delle Cinque Terre”. Le modifiche del Piano Casa della giunta Toti prevedono nei parchi la possibilita’ di ampliamento anche per edifici esistenti, secondo le normative in vigore “tenuto conto che l’ampliamento degli edifici esistenti che non vengono demoliti ha normalmente una minore percezione visiva e paesaggistica rispetto all’intervento di demolizione e ricostruzione che il vigente Piano Casa del 2009 invece consente.
La Regione sottolinea, comunque, che la possibilita’ di applicare il Piano casa anche per gli interventi di ampliamento
di edifici esistenti nei parchi liguri, non deroga alla normativa degli stessi Parchi e le possibilita’ di ampliamento
“sono ammissibili solo se il Piano parco o le norme di controllo nel Parco lo consentono nei limiti volumetrici stabiliti e
previo assenso dell’Ente Parco stesso”. Sarebbe invece necessario, scrive Scajola “che i rappresentanti degli Enti Parco spiegassero quali sono le regole che i rispettivi Piani dei Parchi e le norme di tutela del Parco delle Cinque Terre prevedono in materia di ampliamento degli edifici esistenti. Siamo in attesa di risposte precise”.
La Regione Liguria risponde poi alle accuse contro il Piano Casa e alla sua applicabilita’ nei quattro Parchi con la ricognizione delle leggi delle altre regioni italiane sull’applicazione del piano casa, osservando che in Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sardegna “non esistono limitazioni all’applicazione del Piano Casa anche all’interno dei parchi nazionali e regionali”.