Concorrenza sleale

In piazza per salvare gli allevamenti italiani: la Coldiretti Imperia protesta a Genova 32mila posti di lavoro persi nel 2015

Le aziende nostrane sono in ginocchio

Coldiretti, protesta del latte

Genova. Anche la Coldiretti di Imperia alla protesta del latte.
A scendere in piazza, nel capoluogo ligure, sono i rappresentanti della Coldiretti di Imperia, dal direttore della federazione provinciale, Gianni Gentile, a Giovanni Ramoino, consigliere comunale di Bordighera e rappresentante della Coldiretti cittadina.

Da Ventimiglia ad Imperia, insieme ai colleghi di tutta la Liguria, i coltivatori diretti chiedono maggiori tutele non solo per chi produce il latte, ma anche per i consumatori.

Il latte, quando acquistato da allevamenti italiani, viene pagato poco. Troppo poco. Ma non è solo questo a mettere in crisi le aziende nazionali: “Ogni giorno chiudono tre stalle”, ha dichiarato Gianni Gentile, “Dall’inizio dell’anno sono 32mila i posti di lavoro persi in Italia“. E nel frattempo si continua ad importare il latte dall’estero. “Costa meno”, spiega il direttore provinciale Coldiretti, “E questa è una concorrenza sleale con i nostri produttori”.

“I consumatori non conoscono la provenienza del latte con il quale sono stati prodotti i formaggi perché non è obbligatorio indicarla sulle confezioni”, continua Gentile, “Noi chiediamo, invece, che lo diventi”.

Una sola bottiglia di latte su quattro è il prodotto di allevamenti italiani: una percentuale piuttosto bassa (25%). Ma nulla in confronto al dato inerente il formaggio italiano per eccezione: la mozzarella. Una su due non è prodotta con latte italiano. Ma questo il consumatore, per ora, non lo sa.

 

 

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