Rifiuti

Rifiuti, gruppo consiliare “Insieme”: “Perchè Genduso non ha fatto nulla?”

"Davvero troppe domande ci attanagliano e non trovano risposta…"

manifesto gruppo insieme rifiuti

“Taggia. “Tre anni di battaglie, tre anni di lavoro e fatica nel cercare di far comprendere quanto le scelte prese da Genduso e dai suoi Consiglieri fossero sconsiderate; a nulla è valso, oggi assistiamo impotenti allo scempio che si compie. Vedere il profilo delle nostre colline cambiare repentinamente giorno dopo giorno è una ferita che difficilmente si curerà. Lascia attoniti vedere che dove sino a pochi giorni fa dominava il verde e una rigogliosa macchia mediterranea, oggi domini invece terreno brullo e l’operato incessante delle ruspe. Quel che ancor più ferisce è constatare che le alternative a tale disastro c’erano, e da noi sono state più volte nell’arco di questi anni proposte. Inspiegabilmente, mai sono state prese in considerazione da Genduso e dai suoi; ogni volta lo sforzo del nostro Sindaco non era quello di valutare e ricercare con noi alternative alla realizzazione di una discarica sulla sommità di una nostra collina, ma anzi, pareva sempre impegnato nel cercare di smontare e delegittimare ogni ipotesi alternativa e porre a queste ostacoli e difficoltà. Mai si è visto da parte sua un atteggiamento prodromico e collaborativo, mai si è fatto carico di valutare e difendere ipotesi alternative.

Non possiamo non citare il Consiglio comunale dello scorso febbraio; in tale occasione, noi tutti, come gruppo consiliare Insieme, avevamo richiesto di dare compimento a una delibera di Consiglio da noi a suo tempo proposta, che obbligava il Comune di Taggia a ritirare la disponibilità a eseguire il lotto 6 una volta verificata la fattibilità tecnico amministrativa di ipotesi alternative; Già all’epoca, grazie al Decreto “Sblocca Italia”, tali alternative parevano essere amministrativamente possibili; in quell’occasione, il Sindaco al contrario, dimostrando così un ingiustificabile atteggiamento ostracistico, richiamò dubbi interpretativi su tale decreto; sempre in quell’occasione il Consigliere Lombardi, dimostrando un atteggiamento più aperto, affermava di voler andare a fondo a tale ipotesi e per tale ragione preannunciava un prossimo incontro in Regione. Da allora solo silenzio, interrotto oggi solo dal rumore delle ruspe. Oggi scopriamo che l’incontro in Regione sopra richiamato effettivamente c’era stato. Scopriamo anche, da documenti ottenuti da fonti esterne al Comune, che la Regione Liguria, nel mese di marzo e quindi in data successiva al Consiglio comunale di Taggia, si era espressa confermando che i dubbi di Genduso erano infondati e che citando testualmente, “si riteneva che potessero esserci allo stato, le condizioni per verificare la percorribilità di soluzioni di conferimento ad impianti situati in altre Regioni”. Perché Genduso da quella data non ha fatto nulla? Perché ha disatteso il mandato del Consiglio Comunale, che lo obbligava a farsi carico di promuovere nei confronti dell’ATO provinciale soluzioni alternative? Perché non ha informato il Consiglio comunale di tali sviluppi? Perché ancora oggi, essendo del tutto evidente che esistano le condizioni tecnico amministrative per soluzioni alternative, non dà attuazione alla delibera di Consiglio comunale n. 47\2013? Davvero troppe domande ci attanagliano e non trovano risposta…”

I Consiglieri Comunali

 

Piero Arieta                Mauro Albanese         Massimo Alberghi       Lucio Cava       Mario Conio

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