Che ragazze

C’è un po’ di Imperia nel bronzo del Setterosa a Kazan

Determinante Giulia Gorlero che ha parato il tiro di Buckling

setterosa

L’Italia è medaglia di bronzo ai Mondiali Femminili di Pallanuoto Kazan 2015. E c’è anche un po’ di Imperia sul podio. In vasca a giocarsi la finale del terzo e quarto posto c’erano Giulia Emmolo e Giulia Gorlero. Le azzurre hanno sconfitto per 12-10 ai rigori l’Australia al termine di una finale emozionante con continui ribaltamenti di fronte nel punteggio.

Il Setterosa torna sul podio iridato dopo 12 anni. Batte l’Australia, bronzo olimpico e vicecampione mondiale uscente, ai tiri di rigore per 12-10 e si piazza alle spalle degli Stati Uniti (campioni olimpici) e dell’Olanda (vicecampionessa europea), sconfitta per 5-4 (0-1, 2-1, 3-1, 0-1). E’ la tredicesima medaglia della spedizione azzurra in Russia (2 ori, 3 argenti e 8 bronzi), come mai prima nelle edizioni iridate e con tutte le specialità sul podio.

Per Fabio Conti è la medaglia della continuità dopo il titolo europeo vinto ad Eindhoven nel 2012 e i podi in World League. Mancava un sussulto ad ampio raggio ed è arrivato a cinque mesi dal campionato europeo di Belgrado che qualificherà la vincente alle Olimpiadi.

E’ la medaglia della determinazione (in quante non sarebbero crollate dopo la seconda botta consecutiva contro l’Olanda?) e del gruppo: un mix di giovani come le esordienti Tabani (del 1994) e Teani (del 1991) e le veterane Tania Di Mario (capitano 36enne da 327 presenze in 15 anni d’azzurro con un titolo olimpico, uno mondiale e tre europei), Teresa Frassinetti, centroboa pronta a soffrire, a colpire e a farsi sentire, e la bomber Roberta Bianconi, che festeggia con la medaglia al collo e un posto tra le “all stars” del torneo la 200ª presenza.

Un successo dedicato ad Aleksandra Cotti, che pochi giorni prima della partenza si è infortunata al ginocchio e a tutte le ragazze che hanno preso parte ai collegiali stagionali e che fanno parte a tutti gli effetti del gruppo.

Sotto di due gol dopo appena tre minuti, l’Italia cancella i fantasmi dell’inizio shock contro l’Olanda e piazza un break di 3-0 prima della fine del tempo con Bianconi e Garibotti in superiorità numerica (2/3 contro 1/1) e Aiello ai due metri.

Nel secondo tempo raggiunge il +2 (5-3) con due gol consecutivi di capitan Di Mario; tiene quando le aussies ripassano (5-6, 6-7), aprofittando di 13’33 di buio, coi gol di super Di Mario (6-6) e Aiello (7-7) in superiorità numerica (5/9 contro 4/9) e trascina la partita ai tiri di rigore. Determinante la parata di Teani sul quarto tentativo aussie di Buckling e il successivo gol di Garibotti.

Le dichiarazioni del ct Conti: “E’ stato un ottimo campionato mondiale. Avremmo meritato di giocare la finale e solo un approccio sbagliato e i rigori ce l’hanno impedito contro l’Olanda che pure la scorsa estate ci ha eliminato nelle semifinali ai campionati europei sfruttando un nostro errore tecnico. Non credo di sbagliare se sottolineo che negli ultimi due anno abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Abbiamo dimostrato di giocare alla pari con tutte le squadre considerate più forti. Abbiamo battuto i campioni olimpici degli Stati Uniti e i vice campioni mondiali dell’Australia; messo dietro squadre come Spagna, Ungheria, Russia, Canada. Siamo stati bravi e soprattutto abbiamo lavorato molto. Desidero esprimere un sentito e forte ringraziamento alla Federazione che ci mette in condizione di lavorare privilegiate al centro federale di Ostia e condividere questa gioia con tutto lo staff presente qui e a Roma. Ringrazio anche tutte le ragazze, al di fuori delle 13, che fanno parte del progetto e ricordo Aleksandra Cotti che ha dovuto rinunciare per un malaugurato infortunio. Questo bronzo ci dà ulteriore carica per andare avanti”.

Le parole di capitan Di Mario: “Ero convinta che l’avrei vinta; a volte non vincono quelli più forti, ma quelli che ci credono di più. Questo è il caso. Se perdevamo ai rigori avevamo una sfiga atomica. Ho iniziato io perché mi son detta: ‘non esiste’. Dobbiamo vincere. In semifinale abbiamo imparato che bisogna sempre crederci. Forse dovevamo esserci noi a giocare questa medaglia. Ai campionati mondiali di Barcellona, nel 2003, io c’ero. Eravamo distrutte perché avevamo perso la finale con gli Stati Uniti. Invece stavolta godiamo del bronzo. Se sono quella sono e se ho dato a loro quello che ho potuto dare è perché c’è stato chi me l’ha insegnato. Le mie compagne del Setterosa con cui abbiamo vinto tutto e il nostro allenatore Pierluigi Formiconi”.

“E’ stata una partita bella – dice Gorlero -. Aperta a qualsiasi risultato. La sconfitta con l’Olanda ci ha rinforzato. Siamo state concentrate. Abbiamo dato il massimo. Un grande onore aver conquistato la 13ª medaglia per la Federnuoto ai campionati mondiali ed aver portato anche la pallanuoto sul podio. Siamo forti”.

Curiosità. Ha sostituito dopo i primi due tiri di rigore Gorlero con Teani perché “non è facile che le avversarie studino i movimenti di entrambi i portieri. Le abbiamo disorientate. Il terzo tiro l’ha sfiorato e il quarto l’ha parato”.
Report.

Incredibile doppio errore in apertura con Emmolo e Di Mario che non si intendono e Southern ha una corsia libera per arrivare a contatto con Gorlero, che compie un miracolo. Il primo gol è di Webster dopo due minuti, con girata vincente dal centro (1-0).

L’Australia raddoppia con l’uomo in più: fuori Radicchi e dal perimetro è Southern che insacca (2-0). Al secondo uomo in più l’Italia si sblocca: a segno Bianconi dal perimetro (1-2). Sul secondo fallo grave di Southern arriva il pareggio: ancora dal perimetro Garibotti fa centro (2-2). A trenta secondi dal termine il Setterosa passa in vantaggio: Aiello è un cecchino dal centro e fa 3-2.

Il secondo tempo è ancora di marca aussie: Webster fa doppietta in superiorità. Ma Di Mario è fredda nel riportare le azzurre subito in vantaggio con l’uomo in più (2/3). Gorlero protegge su Webster, poi Emmolo entra nel pozzetto e Southern esalta ancora il portierone azzurro (2/3 anche per le australiane). Il massimo vantaggio azzurro è da cineteca: Di Mario scaglia la palomba vincente da centro vasca (5-3). A quel punto l’Australia cambia portiere e mette Wakefield. Zagame fallisce la quarta superiorità, con la difesa azzurra che sale sugli scudi e protegge il doppio vantaggio fino alla fine del tempo.

Doppia emozione in apertura: palo interno di Garibotti con portiere battuto e straordinaria replica di Gorlero ancora un volta con Southern lanciata da sola. Gorlero è un muro: su Webster e Mcghee compie due capolavori, ma poi capitola sulla conclusione in superiorità di Zagame (4-5) a metà tempo. Fallo grave per Beadsworth e Garibotti coglie ancora il palo (3/5 l’extraplayer). Sale il pressing difensivo australiano e la pressione in attacco paga la seconda espulsione di Garibotti che Di Mario salva su tiro di Knox. In attacco l’Italia non incide come prima e l’Australia impatta meritatamente con il capolavoro di Southern (5-5) che chiude il parziale.

Il quarto tempo si apre con McKee al tiro a schizzo che beffa Gorlero. Le azzurre sono in parziale negativo di 3-0. Il terzo fallo grave di Knox è il preludio al pareggio di Di Mario che si carica la squadra sulle spalle e va in gol dal perimetro. Aiello commette fallo grave e Buckling va in rete per il nuovo sorpasso aussie a metà gara (7-6). L’Australia sbaglia l’ottava superiorità e sulla ripartenza il fallo grave è di Webster. Conti chiama timeout e lo schema offensivo produce la doppietta di Aiello per il nuovo pareggio (7-7). Terzo fallo grave per Radicchi e Grolero torna super su Southern che fallisce la nona superiorità. Il tempo di una super difesa per il decimo uomo in più aussie e la partita si chiude dando il via ai penalties che l’Italia, finalmente, porta a casa. E’ bronzo!

Il tabellino:
Australia-Italia 10-12
Australia: Beadsworth, Buckling 1, Lincoln-Smith, Gofers, Yanitsas, Knox, Webster 2, Mcghie 1, Arancini, Southern 2, Halligan, Zagame 1, Wakefield. All. Mcfadden.
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 1, Queirolo, Radicchi, Aiello 2, Di Mario 3, Bianconi 1, Emmolo, Pomeri, Barzon, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Arbitri: Buch (Spa) e Putnikovic (Srb).
Note: parziali 2-3, 1-2, 2-0, 2-2; 3-5. Uscite per limite di falli Knox (A) a 2’45 e Radicchi (I) a 5’32 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/10, Australia 5/9. Ammonito Conti nel secondo tempo. Wakefield (A) ha sostituito in porta Yanitsas dopo il 5-3. Sequenza dei rigori (5-3): Di Mario (I) gol, Southern (A) gol; Barzon gol, Webster gol; Bianconi gol, Beadsworth gol; Queirolo gol, Buckling parato; Garibotti gol.

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