In allerta

Caldo e afa, ora cresce l’apprensione tra gli agricoltori della Riviera

Api piazza Bresca Sanremo vespe

Imperia. Parlare di allerta per il caldo è improprio, ma è vero che il clima secco degli ultimi mesi tiene in apprensione anche il mondo agricolo. Giacomo Calleri, presidente regionale di Coldiretti non parla appunto di “allarme”, ma l’associazione di categoria segue l’evolversi della situazione meteo che, alla lunga, potrebbe comportare qualche problema anche alle coltivazioni a cielo aperto. “Se non pioverà anche ad agosto – dicono alla Coldiretti – potrebbero esserci problemi anche per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico”.

Ma gli effetti del caldo record sulla natura sono gravi: le api ad esempio, considerate per antonomasia indicatrici di salute della natura, in questi giorni, a causa del caldo, non riescono a volare e restano a terra senza prelevare il polline. Anche se, fortunatamente, le api paiono ancora ben lungi dall’estinguersi e una serie di apposite normative è sopraggiunta a proteggere la loro sopravvivenza, pare comunque che in questi giorni gli insetti non se la passino troppo bene e che l’incredibile ondata di caldo che sta investendo tutta la Penisola li abbia resi un po’ più stressati e molto meno attivi.

Il caldo inoltre, favorendo l’evapotraspirazione nelle piante, aumenta la concentrazione zuccherina rendendo più gustosa la frutta indispensabile per combattere il rischio dei colpi di calore dovuto alla grande afa.

“Oltre a conferire un gusto prelibato alla frutta pero’ il caldo – sottolinea la Coldiretti – nelle case, nei giardini e nei campi coltivati ha fatto impennare le richieste di acqua da parte delle piante che hanno bisogno di mantenere un adeguato livello di idratazione per non rischiare di seccare sotto i raggi del sole”.

 

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