Parasio di Imperia, in giro troppi bulli arrivano le ronde

Casano: “Se qualcuno ha deciso di fare la ronda è perché non ne può più di vivere certe situazioni”
Imperia. Biciclette che spariscono, graffitari che imbrattano i muri, ragazzini che disturbano la quiete pubblica e che tanta spavalderia affrontano i residenti con insulti e minacce.
Al Parasio di Imperia succede anche questo. Non esiste un posto di polizia ma a questo punto sarebbe più che necessario perché di uomini in divisa non se ne vedono mai. La gente che abita nel cuore del borgo arroccato su Porto Maurizio ora chiede più sicurezza e controllo. E i residenti sono anche disposti a fare la ronda nei vicoli.
“Qui ci conosciamo tutti e da qualche tempo in giro circola brutta gente – afferma Alessandro Casano, consigliere comunale e provinciale – la gente è esasperata. Se qualcuno ha deciso di fare la ronda è perché non ne può più di vivere certe situazioni diventate insopportabili. Io stesso ho dovuto fare i conti con alcuni bulli che avevo sorpreso a strappare il gelsomino di casa mia. Ma non è solo quello che mi preoccupa. Sotto le logge vedi ragazzi che forse non vanno neppure a scuola che passano il tempo a bere birra e fumare spinelli ascoltando musica a tutto volume. Se qualcuno cerca di farli smettere partono gli insulti”.
Il Parasio dimenticato. Da gioiello della cittá finito nelle cartoline spedite in tutto il mondo è diventato terra di nessuno. “Io di vigili non ne vedo mai – racconta una donna anziana che vive proprio in cima al Parasio – vedevo ogni tanto qualche macchina della polizia e dei carabinieri ma erano casi eccezionali. Eppure una controllatina da queste parti sarebbe necessaria. Anche perché non dimentichiamo che nel 2000 proprio qui al Parasio era stata uccisa una bambina di appena quattro anni che giocava nella piazza da un balordo che abitava proprio li vicino”.