Prossimo incontro in Liguria degli attivisti del M5S il 13 dicembre

MoVimentiAmo la Liguria: cambiare o morire. Servono idee nuove, adesso: subito all’opera i gruppi di lavoro aperti a tutti i cittadini
“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”: lo diceva Einstein ma non serve un genio per capire che è esattamente questo il punto cruciale della situazione italiana e in particolare ligure, dove lo stare immobili, ancorati nelle proprie abitudini, è un atteggiamento diffuso e perpetrato. Peccato che nel frattempo il mondo non ci aspetta, tutto cambia e restiamo indietro, inadatti, inefficaci e inefficienti. Serve abbandonare i vecchi schemi e aprirsi alle novità, serve amare davvero questa terra e volere il suo bene, serve una scossa, servono idee, serve muoversi. Con questo intento si è svolto pochi giorni fa a Lavagna l’incontro “MoVimentiAmo la Liguria” che ha visto coinvolti oltre cento partecipanti tra attivisti e portavoce (comunali e nazionali) del M5S, dei meetup, di comitati e cittadini interessati che, riuniti sotto un unico tetto e nel nome della più ampia partecipazione, hanno discusso intensamente delle problematiche del territorio ligure analizzando nel dettaglio specificità e criticità, grazie anche al contributo di esperti del settore. Un incubatore di idee che vuole integrare tutte le tematiche possibili per apportare miglioramenti alla nostra regione e che per l’occasione si è raccolto attorno a cinque tavoli di discussione: Ambiente, Energia e Territorio, Sanità, Scuola, Trasparenza e legalità, Ciclo delle acque. Con gli stessi intenti verranno svolti altri incontri aperti a tutti, nell’ottica di trovare nuove idee per uscire davvero da questa situazione di stallo, pertanto tutti sono invitati a partecipare al prossimo che si terrà il 13 dicembre nel Ponente.
Legalità e trasparenza
Al tavolo Legalità e trasparenza è emersa la necessità che lo stato di diritto diventi sostanziale oltre che formale perchè se non vi è coerenza giuridica il sistema gira inesorabilmente a vuoto e produce sprechi e disservizi. Occorre perciò focalizzarsi su temi chiave specifici come la possibilità per il cittadino di: 1) poter accedere in maniera analitica al bilancio regionale, spesso troppo poco comprensibile in quanto accorpato sotto voci generiche o per macro aree che impediscono una visione chiara delle varie problematiche; 2) ottenere un’attenta analisi delle società partecipate, che a volte possono diventare luoghi di comodo per politici così “sistemati” in scacco alla meritocrazia. Dalla discussione sono emerse anche idee per l’utilizzo di strumenti giuridici alternativi e poco conosciuti come la Petizione popolare al Parlamento e anche possibili soluzioni come la "Cambiale garantita" per arginare i problemi dei privati che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione e non vengono remunerati con conseguenze disastrose soprattutto per le piccole economie. Infine si è ragionato sulla riduzione degli stipendi dei rappresentanti eletti e non, ivi comprese le dirigenze e la revisione della disponibilità economica dei vari gruppi regionali, particolare attenzione anche sulla gestione dei fondi europei e l’istituzione di un fondo regionale di garanzia per le PMI o per il sociale.
Sanità
Per il tavolo sulla Sanità composto da persone altamente specializzate come medici, attivi e in pensione, funzionari amministrativi Asl ma anche da volontari di Croce Rossa e Pubbliche assistenze che vivono giornalmente i problemi della popolazione, ci si è focalizzati sul fatto che su tutto il territorio regionale la vecchia politica sta portando inesorabilmente i servizi verso il totale convenzionamento con i privati. Questo fattore ha in sé un alto rischio speculativo, porta ad una scorretta competizione e una riduzione in termini di qualità del servizio pubblico. Inoltre, come per l’ospedale di Rapallo (inaugurato solo nel 2010), il privato potrebbe ottenere benefici da investimenti fatti dall’attuale amministrazione regionale. Altro punto fondamentale é che la politica in sanità si limiti ad avere un ruolo di indirizzo sugli obiettivi da raggiungere senza intervenire direttamente sulle nomine delle cariche dirigenziali. Equa distribuzione degli incentivi e trasparenza sugli obiettivi da raggiungere, consoni al ruolo e all’attività realmente effettuata tra area sanitaria e amministrativa. Altro grave problema é il depotenziamento dei PRONTO SOCCORSO. Ad esempio il DEA di II LIVELLO di Santa Corona a Pietra Ligure in cui le strutture di specialità previste a norme di legge non sono più attive nello stesso polo e la vita del paziente é messa a rischio. L’emodinamica, contrariamente a quanto previsto per legge, non è attiva h24 ma 12 ore. Le distanze per giungere ad altro presidio in cui è presente, considerata la conformazione del territorio ligure, ha provocato già 2 morti. Il sindaco si è impegnato pubblicamente ma al momento non è ancora stata trovata una soluzione. Il M5S di Pietra Ligure ha presentato una mozione in cui chiede alla Regione il ripristino delle specialità alienate quindi la rimessa a norma del DEA di II Livello, attraverso un atto di garanzia formale, e una richiesta di deroga al Patto della salute, in riferimento ai numeri della popolazione, che non tiene conto dei flussi turistici.
Ambiente, Energia e Territorio
Al tavolo Ambiente, Energia e Territorio si è discusso con eguale attenzione per la fascia costiera e per l’entroterra. Focus su temi di forte attualità come dissesto idrogeologico e Protezione Civile, ma anche Green Economy: dal ciclo dei rifiuti, come la raccolta differenziata, le filiere del compostaggio e le recenti tecniche di bonifica delle discariche, al risparmio e alla sostenibilità in edilizia, per arrivare infine alla gestione dei territori boschivi dell’entroterra in relazione alla recente e carente legiferazione regionale sull’adozione delle terre incolte e sulla banca dati della terra. Temi di frontiera che interagiscono con il presente ma soprattutto con l’avvenire dei nostri figli: la Blue Economy applicata all’uso del mare per la produzione energetica; la visione aperta sulla gestione sostenibile, decentrata ed efficiente dell’energia, che privilegi l’autoproduzione con fonti rinnovabili e l’applicazione di misure di incentivazione che favoriscano le fasce di popolazione con meno disponibilità economica e propensione all’investimento. Non ultima l’adozione delle migliori pratiche e soluzioni in ottica Smart City per la rigenerazione urbanistica e tecnologica delle nostre città e dei nostri borghi.
Istruzione
Ampiamente dibattute le tematiche relative all’Istruzione, che hanno visto la partecipazione di insegnanti e genitori e di Simone Valente, cittadino del Parlamento eletto in Liguria,capogruppo della Commissione cultura alla Camera dei Deputati, il quale ha voluto raccogliere le idee e le necessità del territorio per portare le varie istanze nella capitale. La scuola è la principale infrastruttura dello Stato, attraverso la quale i giovani apprendono le dinamiche democratiche, la collaborazione e si formano come cittadini consapevoli, in grado di affrontare il mondo del lavoro e le dinamiche della globalizzazione. Gruppi di lavoro del Movimento, alla scala locale e nazionale, stanno lavorando e lottando contro la proposta di riforma “La buona scuola” di Renzi e del suo Governo per una scuola pubblica, democratica e inclusiva. Gli Stati generarli della scuola del M5S sono incontri operativi dove si sviluppano proposte da presentare ai portavoce referenti in Parlamento. Dopo le tappe di Torino e Verona, il prossimo incontro si terrà a Latina, nelle giornate del 22 , 23, 24 novembre 2014 e sarà aperto a tutti coloro che hanno interesse alla scuola: insegnanti, studenti, operatori amministrativi e famiglie (per informazioni: http://www.latina5stelle.it/gli-stati-generali-della-scuola-a-latina/).
Acqua
Per quanto riguarda l’acqua, bene pubblico e punto principale di ogni programma a cinque stelle, con la vittoria del referendum del 2011 i cittadini hanno deciso che la gestione deve essere affidata a un soggetto che non abbia come scopo il profitto abrogando la quota di guadagno del gestore. Decisione purtroppo inapplicata in questi anni dove i cittadini non solo continuano a pagare delle bollette illeggittime con costi sempre più alti ma che ha visto paradossalmente aumentare a dismisura gli utili dei gestori. Per la provincia di Genova il costo del metro cubo d’acqua e’ passato da Euro 1,17 del 2004 all’1.95 del 2013 con un aumento del 76% a fronte di un aumento del costo della vita salito del 19%. Nei due anni dopo l’approvazione del referendum che di fatto sanciva l’illegalità del profitto sull’acqua, 2012 e 2013, gli utili per il principale gestore genovese Mediterranea delle Acque (gruppo Iren) sono aumentate di ben 44 milioni realizzando addirittura nel 2013 l’utile record di tutta la sua storia di oltre 23 milioni. Profitti, utili e dividendi alimentati dalle bollette pagate dai cittadini e che sono finite nelle tasche di banche e finanziarie (Banca Intesa,Unicredito, Monte Paschi Siena, Cariplo, F2i) che risultano azioniste a sua volta di Iren. Nel programma regionale quindi l’impegno è quello di realizzare un servizio idrico a gestione pubblica, cioe’ senza fini di lucro, rispettoso dell’ambiente ed efficente nell’uso delle risorse, trasparente e partecipato da cittadini e lavoratori. A tal fine il Movimento appoggia e fa propria impegnandosi a portarla in discussione nel nuovo consiglio regionale del prossimo anno la proposta di legge regionale sull’acqua organizzata dal Coordinamento Regionale Ligure dei Movimenti per l’Acqua per la quale da ottobre è iniziata la raccolta firme e che vede il Movimento sia facente parte nel comitato sostenitore e sia impegnato in tutta la regione con banchetti di raccolta e presso le sedi comunali.
Tutti questi tavoli ed altri che verranno attivati, come quello dedicato alle infrastrutture e all’edilizia, continueranno grazie a successivi incontri, al dibattito online e saranno aperti a tutti coloro che vorranno contribuire alla realizzazione di un futuro programma per le prossime elezioni regionali, ma soprattutto si auspica che i cittadini partecipino e dibattano sui temi concreti che attanagliano la nostra Regione. I partecipanti hanno inoltre deciso per consenso di fissare un altro incontro aperto a tutti, per il 13 dicembre, in modo da permettere un’adeguata informazione e condivisione non solo agli attivisti del M5S, ma anche a tutti i cittadini vogliosi di cambiamento, che per ragioni logistiche si svolgerà nella zona del Ponente ligure.
Regione Liguria: stiamo arrivando!