Autunno, è tempo di FUNGHI. La guida che aiuta a trovarli in provincia di Imperia

14 ottobre 2014 | 10:32
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Autunno, è tempo di FUNGHI. La guida che aiuta a trovarli in provincia di Imperia

Non solo funghi da mangiare ma anche risorsa ed eccellenza del territorio. E’ di questa estate la notizia che la Liguria ha riscoperto la propria vocazione per funghi e tartufi nelle province di Imperia e di Savona, grazie al progetto Amycoforest

E’ ottobre ed è tempo di funghi e nell’entroterra della nostra provincia, gli appassionati iniziano a fare scampagnate che possano riempire il cestino di quei gustosissimi frutti della terra. Il maltempo di questi giorni ha sicuramente contribuito alla nascita nei boschi di tanti funghi. Le zone, ovviamente sono quelle dell’entroterra e di montagna ai piedi delle alpi marittime. Non solo funghi da mangiare ma anche risorsa ed eccellenza del territorio. E’ di questa estate la notizia che la Liguria ha riscoperto la propria vocazione per funghi e tartufi nelle province di Imperia e di Savona. A rilanciarla il progetto europeo Amycoforest, che in questi territori della regione biogeografica alpina ha lavorato per la valorizzazione di specie come i cantarelli o i marzuoli, oltre alla produzione di tartufi, come il Tuber aestivum, chiamato ‘Scorzone’, Tuber brumale o ‘invernale’ e il pregiato Tuber melanosporum. Il progetto, da poco concluso, ha individuato 180 siti di raccolta di funghi fra le località di Testa d’Alpe, Aquila d’Arroscia, Borgomaro, Dolcedo e Rocchetta Nervina. L’obiettivo è stato quello di promuovere lo sviluppo di una selvicoltura favorevole alla produzione fungina, mettendo a punto modelli selvicolturali condivisi, mirati ad aumentare la produttività di funghi e tartufi in bosco, salvaguardando biodiversità, biomassa e produzione legnosa e individuando e promuovendo la valorizzazione di specie fungine locali, poco richieste e poco utilizzate, per sviluppare una filiera territoriale (http://it.amycoforest.eu/).Amycoforest è stato finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera ALCOTRA 2007-2013, con la Regione Piemonte capofila e come partner italiani l’Università degli Studi di Genova, la Regione Liguria e la Provincia di Imperia.

Ma torniamo alle zone in cui si possono trovare dei sani e gustosi funghi. Castagneti e faggeti ideali per i porcini si trovano nei boschi che salgono da Triora verso il Monte Ceppo e sul colle di Nava. Scendendo più a valle nella zona di Aquila d’’Arroscia i boschi di quercia sono ideali per la raccolta di ovuli. Sul sito meteofunghi.it si trova una mappa nella quale è descritto lo sviluppo fungino e le zone migliori sono quelle di Molini di Triora, Triora, Mendatica, Cosio d’Arroscia, Pornassio, Armo, Pieve di Teco e poi la zona tra Badalucco e Pontedassio. La sviluppo nell’immediato entroterra costiero è assai basso e solo gli esperti fungaioli conoscono le zone giuste in cui qualche fungo si trova sempre. Ovviamente prima di recarsi nei boschi a cercare i funghi, è bene informarsi presso i comuni in merito al possesso o meno del tesserino, onde evitare sanzioni.