“In capo al mondo ad Apricale”, concerto acustico nel borgo del paese

Protagonisti i pezzi più famosi e tutti quelli dell’ultimo album, “In capo al mondo”, ballabili, ascoltabili, amabili anche per chi accostasse per la prima volta orecchio e anima alle canzoni del gruppo che definisce il suo stile pop-folk-patchanka
Tutto è iniziato con una proposta: <<perché non venite a stare quassù per un po’?>>. La domanda è partita dagli artisti ideatori dell’atelier A di Apricale, una vera e propria casa-laboratorio nella quale si produce, si espone, si promuove l’arte e dove si svolgono workshop, seminari, incontri e concerti. La risposta non si è fatta attendere ed è così che gli Ex-otago hanno preparato zaino, strumenti e block notes per trasferirsi tutti insieme nel cuore del paesino medievale della Val Nervia, tra pietre antiche, cascate e ulivi. Per una settimana abiteranno l’Atelier A, i suoi luoghi e la sua gente, per incominciare a creare i pezzi del prossimo album, per raccogliere ispirazioni e ascoltare altri suoni, da Chico Trujillo alla Cumbia per arrivare fino a chissà dove.
Un’ ospitalità che verrà ricambiata dal gruppo con un concerto in versione acustica in piazza ad Apricale Venerdì 22 agosto con inizio verso le 22. Protagonisti i pezzi più famosi e tutti quelli dell’ultimo album, “In capo al mondo”, ballabili, ascoltabili, amabili anche per chi accostasse per la prima volta orecchio e anima alle canzoni del gruppo che definisce il suo stile pop-folk-patchanka. Canzoni leggere, come leggeri sono i loro passi e le storie semplici che raccontano che ci parlano di noi, del nostro quotidiano, del nostro tempo e delle sue utopie.
Un concerto da strada un po’ romantico, un po’ punk e clamorosamente senza biglietto da pagare all’entrata. Già, perché per continuare il loro viaggio questa volta i musicanti lanceranno il cappello tra il pubblico, preparatevi a centrarlo con carte e monete sonanti. E in piazza ci sarà anche il banchetto per gli acquisti: magliette, borse, spille, cd, tutto made in Ex Otago e non solo.
Insieme alla musica e ai gadget potrete sfogliare “Burrasca”, il libro scritto da Simone Bertuccini, Maurizio Carucci, Gabriele Floris, Francesco Bacci e Olmo Martellacci, cioè gli otaghi al completo. Un progetto che è un diario, ma è anche album fotografico, blocco da disegno, taccuino di viaggio tra le cui pagine si possono scoprire le visioni e le emozioni che hanno accompagnato le vite del gruppo negli ultimi tre anni, quelli che ci sono voluti per creare l’album uscito a marzo scorso.
Non resta che inerpicarsi tra le curve, scendere, salire fino in capo al mondo per incontrare musiche, parole, occhi e corpi, per farvi travolgere dalla burrasca. E se ci sono troppi tuoni e troppi fulmini c’è sempre una casa dove rifugiarsi, ci si stringe in Atelier.