ESCLUSIVA: 38enne aggredita a Latte, le rivelazioni della sorella dei 2 arrestati: “Ecco la verità”

"Questa donna ha soltanto raccontato delle gradi frottole. Nessuno l’ha picchiata. E’ lei che mi ha alzato le mani e i miei familiari hanno cercato di difendermi. Adesso, vi racconto io come è andata”. Inizia così lo sfogo di Debora Zappia, sorella di Luigi e Domenico Zappia, di 38 e 27anni, originari della provincia di Crotone, residenti a Ventimiglia, arrestati, martedì sera, dai carabinieri della locale compagnia, assieme a Vincenzo Raco, di 23 anni, con le accuse di danneggiamento aggravato e minacce gravi, nei confronti di una donna albanese di 38 anni, alla quale i tre avrebbe distrutto a bastonate un’auto.

Stamani, all’uscita del Palazzo di Giustizia di Imperia, dove si è tenuto il processo per direttissima a carico dei tre giovani – i quali sono stati rimessi in libertà, in attesa del processo – Debora ha voluto raccontare la sua versione dei fatti.

“E’ un anno che c’è un gruppo di albanesi che mi perseguita, sia sotto casa che sul posto di lavoro. Sono alcuni mesi che il mio fidanzato, ogni sera, alle 21, viene a prendermi al lavoro, perché ho paura di uscire. Martedì sera, quando stavo rientrando dal mare, era il mio girono di riposo, ho trovato questa donna sotto casa mia, che ha iniziato ad alzare le mani e ad aggredirmi. Il mio ragazzo ha cercato di fermarla. Vedevo che lei continuava a scalciare e adirmene di tutti i colori. Così ho chiamato i miei famigliari e loro sono scesi da casa per aiutarmi, ma nessuno l’ha aggredita e ci sono i filmati di un vicino supermercato che possono confermarlo”.

Oggi, il giudice monocratico Anna Bonsignorio ha convalidato l’arresto, accordando i termini a difesa e scarcerando i tre ragazzi, che dovranno comparire il prossimo 19 novembre per il processo.

ESCLUSIVA RIVIERA24

LA VIDEO INTERVISTA DI ALESSANDRO DEL VENTO