"Restare, andare, gioire" |
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/Conclusione “Nella gioia” del Campo Giovani di Azione Cattolica
25 agosto 2014 | 07:17

Tutti i partecipanti si sono ritrovati nella cappella della casa e dopo un breve momento di preghiera guidato da don Alessandro Ghersi, hanno condiviso con semplicità e profondità i tanti doni ricevuti in questi giorni vissuti insieme
L’ultima giornata del campo giovani dell’Azione Cattolica diocesana ha avuto come punto di riferimento la terza parola che Papa Francesco ha consegnato all’Azione Cattolica durante l’udienza del 3 maggio 2014 cioè “gioire”.
Il Papa spiegò così questo importante verbo:
Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che cantano la vita, che cantano la fede. Questo è importante: non solo recitare il Credo, recitare la fede, conoscere la fede ma cantare la fede! Ecco. Dire la fede, vivere la fede con gioia, e questo si chiama "cantare la fede". E questo non lo dico io! Questo lo ha detto 1600 anni fa sant’Agostino: "cantare la fede"! Persone capaci di riconoscere i propri talenti e i propri limiti, che sanno vedere nelle proprie giornate, anche in quelle più buie, i segni della presenza del Signore. Gioire perché il Signore vi ha chiamato ad essere corresponsabili della missione della sua Chiesa. Gioire perché in questo cammino non siete soli: c’è il Signore che vi accompagna, ci sono i vostri Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunità parrocchiali, le vostre comunità diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli!
Durante la mattina, i 25 giovani si sono dedicati a comprendere meglio la frase biblica “siate sempre lieti nel Signore” (Fil. 4,4) aiutati da Michele Gallucci e Fabio Amalberti. Nel pomeriggio, hanno concluso il campo “cantando la gioia” cioè facendo un cammino in gruppi che li ha condotti a diventare dei simpatici parolieri: hanno preso delle canzoni celebri e cambiato il testo per farle diventare delle canzoni orientate all’annuncio della gioia piena che si vive con e in Gesù.
Dopo una cena all’aperto dove i giovani e gli educatori hanno potuto maggiormente scambiarsi condivisioni su quanto vissuto nella giornata, tutti si sono ritrovati attorno ad un falò cantando e divertendosi insieme fino a notte fonda esprimendo così concretamente il cammino fatto nei giorni di campo ossia tutta la gioia di essere insieme e vivere nella fede in Gesù.
Al risveglio, seppur con poche ore di sonno alle spalle, tutti i partecipanti si sono ritrovati nella cappella della casa e dopo un breve momento di preghiera guidato da don Alessandro Ghersi, hanno condiviso con semplicità e profondità i tanti doni ricevuti in questi giorni vissuti insieme ed è emerso come il Signore ha offerto e donato a ciascuno qualcosa per crescere nel proprio cammino di fede con risultati che andavano ben oltre alle aspettative o previsioni iniziali.
Dopo la messa domenicale presso la parrocchia di Ormea e un abbondante pranzo, i giovani si sono scambiati abbracci e saluti che evidenziavano chiaramente il clima gioioso e fraterno che in pochi giorni si è creato; dopodiché ognuno ha fatto rientro nelle proprie case con la gioia nel cuore di condividere con la famiglia e gli amici quanto vissuto al campo giovani 2014.
E’ evidente che il campo giovani diocesano di Azione Cattolica ha fatto centro nel portare a comprendere le tre parole di Papa Francesco: restare, andare, gioire; e quindi fare in modo che questi giovani rimanendo in Gesù possano andare ovunque a vivere la gioia della loro appartenenza cristiana all’Azione Cattolica.
Don Claudio Luigi Fasulo