COLPO DI SCENA:”sfiduciato” con una lettera il direttore artistico della Sinfonica Santori/ LO SFOGO

23 agosto 2014 | 13:38
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COLPO DI SCENA:”sfiduciato” con una lettera il direttore artistico della Sinfonica Santori/ LO SFOGO

“Mi hanno avvisato via lettera che devo presentare entro lunedì prossimo un progetto. E c’è già pronto quello di un altro maestro. Pronto a mollare tuto, ma non prima della fine del mio mandato…”

"Sfiduciato” e con davvero scarso stile – visto che la comunicazione gli è giunta via lettera – dopo cinque anni di grande impegno al fianco dell’Orchestra Sinfonica, che è riuscito a portare ai massimi livelli italiani. Parliamo di Bruno Santori, direttore artistico, che in questi giorni ha ricevuto una lettera a firma del presidente dell’ente, Anselmo Avena, ma trasmessagli “brevi manu” da uno degli ispettori dell’Orchestra, con la quale gli viene chiesto di presentare entro lunedì prossimo (25 agosto) un progetto relativo al futuro dell’Orchestra, così come ha già fatto (e qui sta la sorpresa…) il maestro Giancarlo De Lorenzo.

“Mi chiedono, dopo cinque anni di presentare un progetto – ha affermato Santori a Riviera24 – dopo cinque anni che ne conduco uno. Davvero assurdo. Così come è assurdo il fatto che con i rapporti che ho con Avena e con Maluberti, con i quali mi sento di frequente. Tra l’altro mi chiedono di tirare giù un prospetto non solo dal lato artistico, ma anche economico, io che di questo settore non mene sono mai occupato”. Ma non è tutto. “Scopro che il maestro De Lorenzo ne ha già preparato uno. Perché, allora, io non sono stato avvertito con lo stesso anticipo. Perché mi viene dato così poco tempo? Eppure lo sanno che questo è un periodo di intense prove. E perché farmi consegnare la lettera da un ispettore".

Prosegue: "Intanto, mi sono informato con il mio avvocato e chiederò almeno venti giorni per presentare questo programma, ma mi chiedo a cosa serva mettere giù un progetto, se questo poi verrà quasi sicuramente bocciato. Onestamente voglio dire che questi momenti inter-politici non sono di mio gradimento. Se la questione non è più artistica, ma politica, mi ritraggo immediatamente, perché non sono stato chiamato dalla politica e non sarà questa a mandarmi mia".

"Sono davvero offeso – ancora a Riviera24 -. Dopo aver dato tutto, aver portato l’Orchestra alla Beatificazione di Papa Giovanni XXIII, a Roma e poi a Milano, facendola esibire con i più grandi solisti e facendole incassare parecchi soldi, ora mi trovo in questo condizioni. Vengo avvisato con una lettera di presentare un progetto, quando sono cinque anni che ne stiamo portando avanti uno condiviso. Davvero una vergogna".

Conclude: "Sono pronto ad andarmene, ma no prima di aver concluso il mio mandato, quindi la fine dell’anno. Un gesto di scarso stile? E’ il minimo, per non dire altro".

ESCLUSIVA RIVIERA24.IT