Ai mondiali degli sport sferisterici convocati quattro atleti imperiesi

I quattro moschettieri ponentini che difenderanno i colori azzurri sono Re, Papone, Amoretti e Ranoisio
In vista degli imminenti campionati mondiali di sport sferisterici che si terranno a partire da Lunedì primo settembre, a soli due giorni dalla finalissima del campionato italiano di serie A di pallone elastico che si disputerà il trenta Agosto a Dogliani, a Massamagrell in Spagna vicino a Valencia, il commissario tecnico della nazionale italiana Sergio Corino ha convocato quattordici giocatori, undici maschi e tre femmine.
Tra di essi ben quattro sono gli imperiesi: Giovanni Ranoisio ed Alessandro Re, che militano nella compagine della città d’origine cioè nell’Imperiese del capoluogo dell’estremo Ponente ligure, Davide Amoretti, della Monferrina e l’intramontabile Mariano Papone, il grande terzino originario di Pitrabruna che quest’anno difende i colori della quadretta langarola della Canalese di Canale d’Alba.
Su di loro l’allenatore Corino ripone molte speranze anche grazie alla loro versatilità. Se, infatti, in Piemonte e Liguria si gioca soprattutto a pallone elastico mentre nel resto d’Italia lo sport della Palla al bracciale occupa ormai una posizione marginale, il mondo degli sport sferisterici comprende altri giochi assai diffusi nel Midì francese, nei Paesi baschi, in Catalogna ed un po’ in tutta la Spagna mediterranea. Si ricordano la Pelota francese e basca, la Pilota valenziana , cioè il gioco sferisterico tipico della regione che quest’anno ospiterà i Campionati del Mondo, il frontball, lo One Wall ed il Llarrgues vero e proprio tallone d’Achille per gli atleti azzurri.
In queste ultime discipline il commissario tecnico Corino ripone molte speranze nell’imperiese di Dolcedo, abita a pochi metri dallo sferisterio, Giovanni Ranoisio vero e proprio atleta poliedrico che già una volta ha saputo emergere, nei Paesi Baschi francesi nella disciplina del Frontball. Accanto a lui l’apprezzatissimo centrale Alessandro Re , molto veloce, il solito Mariano Papone e l’atletico Davide Amoretti, oltre che naturalmente agli altri dieci atleti. L’augurio è che l’Italia in Spagna quest’anno possa ripercorrere le " giornate magiche" dei loro colleghi calciatori nel 1982 e laurearsi campioni del mondo, di fronte alla favorita Spagna padrone di casa.
Sarebbe una bella soddisfazione per gli atleti di punta di questi sport oggi considerati “ minori” e che ormai sono confinati in zone ben delimitate del nostro Paese ma che una volta attiravano attorno a se grandi numeri di tifosi un po’ in tutt’Italia tanto da meritarsi pure l’attenzione di grandi letterati. Come dimenticare, infatti, l’ode “ A un vincitore nel pallone” del grande poeta marchigiano Giacomo Leopardi che si entusiasmava di fronte allo spettacolo offerto dalle sfide di “ palla al bracciale” giocate nel grande sferisterio di Macerata e di fronte alle prodezze dei campioni di questo gioco.
Sergio Bagnoli