Commissioni consiliari a Ventimiglia: la minoranza chiede le “presidenze”, ma alla fine rinuncia

31 luglio 2014 | 11:38
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Commissioni consiliari a Ventimiglia: la minoranza chiede le “presidenze”, ma alla fine rinuncia

“La maggioranza ha però rifiutato di concedere tutte le presidenze ai consiglieri di minoranza, offrendo dapprima una presidenza della commissione di bilancio e, dopo aver conferito, offrendo la presidenza di un massimo di due commissioni…”

Questa mattina presso la sala del Consiglio Comunale si sono svolte le votazioni di Presidente e vice presidente delle 5 commissioni consiliari permanenti. La sottoscritta a nome di tutta la minoranza ha chiesto che la presidenza di tutte le commissioni venisse data ai Consiglieri di minoranza.  Tale richiesta non è da intendersi come un gesto provocatorio, bensì come un gesto simbolico attraverso il quale la maggioranza avrebbe potuto dare una “sferzata” democratica. Non dimentichiamo infatti che i Consiglieri di minoranza rappresentano nell’insieme circa il 75% dei ventimigliesi che si sono recati alle urne.

La maggioranza ha però rifiutato di concedere tutte le presidenze ai consiglieri di minoranza, offrendo dapprima una presidenza della commissione di bilancio e, dopo aver conferito, offrendo la presidenza di un massimo di due commissioni. Ma a dire il vero ciò che la minoranza chiedeva non era un “posto” da presidente (il quale peraltro ha un ruolo più che altro burocratico e non
decisionale): la minoranza stava chiedendo un gesto, un simbolo di democrazia nel nome dell’alta rappresentanza dei cittadini ventimigliesi.

Ed è per questo motivo che la minoranza non ha accettato la presidenza della Commissione del bilancio né la seconda presidenza offertale, ma in cambio ha votato all’unanimità le presidenze e le vice presidenze proposte dalla maggioranza (tranne l’astensione dalla votazione per la presidenza del Consigliere Paganelli nella Commissione “affari, cultura, biblioteca e turismo”,
in quanto, tra tutti i Consiglieri di maggioranza avremmo auspicato un personaggio “nuovo” e magari dotato di altre attitudini visto il tipo di Commissione).

Silvia Malivindi: "Parlando come Movimento 5 Stelle e in qualità di Consigliera al suo primo mandato, francamente non m’importa sapere se in passato le presidenze siano state date o meno ai consiglieri di minoranza al fine di fare “paragoni” col modus operandi di stamattina; ciò che mi importava era “tastare” la democraticità della maggioranza e la voglia di vero cambiamento rispetto alle logiche della vecchia politica".

Ad ogni modo avremo sempre un apporto costruttivo e collaborativo in ogni occasione e chiederemo la convocazione frequente delle Commissioni (e non soltanto prima dei Consigli Comunali) al fine di esaminare le problematiche della città, che sono davvero tantissime e necessitano dell’apporto di tutti, ciascuno con le sue competenze.