Proteste per dimensioni nuovi contenitori stradali per la raccolta dei rifiuti nei comuni imperiesi



“Il problema sono le dimensioni improponibili dello sportello d’accesso al contenitore: solo 36 cm di larghezza per 25 cm d’altezza, apribile verso l’alto con la maniglia posta a 134 cm da terra”
In questi giorni, con il posizionamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti nelle nostre strade, non posso fare a meno di domandarmi se svariate decine di persone tra progettisti, estensori di gare d’appalto, pubblici amministratori e dirigenti di società abbiano dismesso il cervello. La prova provata sono i nuovi contenitori per la raccolta dei rifiuti INDIFFERENZIATI; già il termine specifica la loro peculiarità: non riciclabili, sporchi, di svariate dimensioni. Insomma, rifiuti. Dove sta il colpo di genio? Sotto l’occhio di tutti i cittadini, esclusi i succitati. Il problema sono le dimensioni improponibili dello sportello d’accesso al contenitore: solo 36 cm di larghezza per 25 cm d’altezza, apribile verso l’alto con la maniglia posta a 134 cm da terra, e con un’escursione in caso di apertura totale che supera i 180 cm da terra! Senza considerare la cerniera in gomma che si affloscia.
Ora, tutti i coinvolti dovrebbero spiegarci, e sono pregati di rispondere e non tacere come di solito fanno, come si fa ad usufruire di un sistema così limitativo? Non ci vengano a dire che si devono gettare solo cose piccole, che bisogna fare la raccolta differenziata, che l’altezza media delle persone deve assolutamente svilupparsi, che dobbiamo avere cura del decoro delle nostre città, perché tutto ciò sarebbe assurdo.
La differenziata bene o male si fa con gli appositi cassonetti (questi sì, dotati di apertura corretta), l’altezza media delle signore, maggiori fruitrici del servizio è quella che è, le persone anziane non hanno certo l’agilità di Fosbury, le cose da buttare sono molteplici (solo per fare degli esempi: valigia, angoliera del bagno, cassetta regalo natalizia in legno, portaombrelli sia di metallo sia di terracotta) e considerato che nessuno sa, o è stato correttamente informato su come, dove e quando portare i cosiddetti ingombranti nelle fantomatiche isole ecologiche, o chi contattare e quando, ne consegue che il decoro urbano va a farsi benedire, come pure l’igiene.
Considerate inoltre, in molti dei paesi interessati, la presenza di turisti occasionali che si trovano di fronte tutto ciò e la maleducazione di moltissimi residenti, la soluzione migliore è abbandonare tutto per terra pensando che, visto che siamo in tema, qualche santo provvederà.
Restando in attesa di attente e puntuali istruzioni
Tiziano GRAMONDOe centinaia di cittadini dell’imperiese disgustati e non silenti