Grande commozione questa mattina alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno” FOTO / VIDEO






“Non ho la pretesa di spiegarvi cos’è la mafia, credo che vi sarete già formati un’idea” – è intervenuto il sindaco Carlo Capacci -“La mafia è un cancro per la democrazia e per il nostro paese”
Questa mattina ospite in Sala Consiliare Paola Caccia , in occasione della celebrazione della XIX edizione della "Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie". Presenti, oltre alle autorità, i ragazzi delle elementari, della scuola media "Sauro" e del Liceo Viesseux, il Vice Prefetto Aida Bruzzede e la professoressa Aida Orengo per Libera. Durante la manifestazione sono stati ricordati, tra gli altri, il sindaco "pescatore" e del Comune di Pollica Angelo Vassallo morto in un attentato e Don Giuseppe Puglisi, ucciso da Cosa nostra a 56 anni.
Paola Caccia è figlia di Bruno Caccia il magistrato piemontese massacrato a Torino il 26 giugno 1983 da sicari ‘ndranghetisti che lo uccisero mentre, privo di scorta, essendo una giornata festiva, portava a passeggio il cane. Caccia fu affiancato da un’auto con due uomini a bordo che, senza scendere dal mezzo di trasporto spararono 14 colpi al magistrato e. per essere certi della morte, lo finirono con 3 colpi di grazia. A Bruno Caccia, il 26 giugno 2001, è stato intitolato il Palazzo di Giustizia di Torino.
"Ringrazio le autorità ma soprattutto i ragazzi e le ragazze presenti questa mattina" – queste le parole del Presidente del Consiglio Paolo Strescino – "Saranno loro la nostra prossima classe dirigente, probabilmente uno di loro sarà il nostro futuro sindaco"
"Non ho la pretesa di spiegarvi cos’è la mafia, credo che vi sarete già formati un’idea" – è intervenuto il sindaco Carlo Capacci -"La mafia è un cancro per la democrazia e per il nostro paese. E’ pericolosa perché si fonda sulla paura. Voi giovani dovete imparare fin da piccoli a combattere la paura e il silenzio anche con i bulli. Tacere o rivolgervi agli adulti? Bisogna trovare il coraggio fin da giovani di ribellarsi alle ingiustizie. Il modello organizzativo della società e della democrazia si basa invece sulla difesa di ciò che è giusto, non bisogna aver paura di stare dalla parte del giusto. Non cercate scorciatoie e trovate il coraggio. Così, nel vostro piccolo, senza accorgervene, state iniziando a combattere la mafia"
Alcuni ragazzi hanno letto dei pensieri e delle riflessioni sulla mafia e in genere sulle associazioni malavitose.
"Una delle tante vittime di mafia è un insegnante che si è trovata nel posto sbagliato e nel momento sbagliato" – ha detto il giovane Marco Ghirardo, consigliere dei ragazzi – "Dopo tanti anni il colpevole non è stato ancora condannato. Vi invitiamo a fare un minuto di silenzio per tutte le vittime di mafia".
Un estratto della lettera letta dal Sindaco del Consiglio sei ragazzi Andrea Ghirardini:
“Gentile Presidente Strescino,
rivolgo a Lei, alle Autorità presenti, agli Organizzatori ed ai Partecipanti tutti, il mio più fervido ed affettuoso saluto, rammaricato di poter aderire solo idealmente a questa XIX edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime delle mafie”.
Desidero congratularmi con Tutti Voi per l’apporto fornito alla realizzazione di questo progetto, propedeutico alla grande manifestazione del 22 marzo a Latina, e rivolgere un particolare saluto ed incoraggiamento ai tanti giovani che con slancio e passione si fanno interpreti e attori di quella cultura di valori e legalità che è alla base dello sviluppo sano del nostro Paese.
Con viva cordialità"
Angelino Alfano
“Mattinata molto densa e ricca di commozione”- ha detto l’ospite d’onore Paola Caccia – “Grande impegno soprattutto da parte dei ragazzi e dei loro insegnanti. Sono emersi i valori che devono essere coltivati fin da quando si è piccoli”
“Sono molto soddisfatto, è stato un momento importante” ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Fabrizio Risso – “Lo scopo della manifestazione è quello di intensificare queste occasioni attraverso giornate di impegno”
E’ la giornata alla memoria perché dobbiamo tenere alta la memoria di tutte quelle persone che si sono sacrificate per lo Stato e giornata dell’impegno in quanto attraverso queste iniziative bisogna formare gli anticorpi per contrastare la criminalità organizzata. Le mafie vengono contrastate in maniera più efficace con le battaglie culturali”
“Quante sono le vittime della mafia? Quando è nata la mafia? “ – ha esordito Gabriele Volpara -”Ha superato dogane e oceani arrivando fino in America, Cina e Russia. Dovremo onorare la vita, la vita di queste persone prendendo decisioni e vivendo davvero”
Fotoservizio di Alessandro Del Vento
IL DISCORSO DI PAOLA CACCIA
CARLO CAPACCI
CAMILLA LEOTTA