Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014

5 febbraio 2014 | 20:38
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Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014
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Unitre Sanremo, iniziato il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014

La Professoressa Marina Muzi che dirige l’Osservatorio Astronomico Comunale “G.D.Cassini” di Perinaldo si è appassionatamente prodigata a trasmettere al pubblico le conoscenze basilari per avvicinarsi a questa immensità che ci sovrasta

Lunedì 3 febbraio, Unitre Sanremo è partita alla grande con il Secondo Periodo dell’Anno Accademico 2013-2014. La Presidente Dottoressa Paola Forneris ha puntato molto in alto, là dove di solito non guardiamo, eppure è uno spettacolo affascinante e gratuito anche se in questi giorni si nasconde un po’ troppo. Avrete capito che si tratta del cielo e la Professoressa Marina Muzi che dirige l’Osservatorio Astronomico Comunale "G.D.Cassini" di Perinaldo si è appassionatamente prodigata a trasmettere al pubblico le conoscenze basilari per avvicinarsi a questa immensità che ci sovrasta.

Ed il pubblico ha mostrato il suo gradimento con lunghi applausi e numerose domande a fine lezione.
La lezione era partita naturalmente da Perinaldo, ridente paesino dell’entroterra a pochi chilometri da Sanremo, sviluppatosi verso l’anno 1000 attorno al Castello del Conte Rinaldo di Ventimiglia, da qui il nome latino Podium Rainaldi. La posizione rilevata ed isolata si evidenzia dal nome Podium (poggio) che ne fa un osservatorio celeste naturale ed è per questo soprannominato "Il Poggio delle Stelle".

Questa predisposizione all’osservazione del cielo, ha probabilmente propiziato a Perinaldo la passione per l’astronomia a ben tre suoi figli, il capostipite Giandomenico  Cassini astronomo a Bologna e Parigi ed i suoi discendenti Giacomo Filippo Maraldi e Giandomenico Maraldi astronomi e cartografi a Parigi. A Perinaldo rimane visitabile la casa natale di questi astronomi e ricavato da un antico convento ed adiacente al Municipio, vi è tutto un polo astronomico comprendente l’Osservatorio, il Planetario ed il Museo Cassini con documenti sulla vita e l’attività scientifica dell’illustre astronomo. Quando il grande Galileo morì, Cassini era solo un ragazzo , ma nei suoi studi a Genova e nell’insegnamento dell’astronomia all’Università di Bologna, poté beneficiare delle scoperte del grande pisano pur non potendole apertamente sostenere in quanto Bologna faceva parte dello Stato Pontificio ed era nota la fermezza della Chiesa nel considerare la Terra centro dell’Universo.

Cassini tuttavia dedicò uno studio molto intenso ai pianeti partendo dal più grande e visibile di essi, Giove. Non a caso gli antichi lo consideravano il più importante degli dei. I quattro satelliti di Giove scoperti da Galileo furono osservati attentamente da Cassini, sia da Bologna che da Parigi e dalle differenze registrate riuscì a dimostrare la misurabilità della longitudine, allora ancora sconosciuta. Osservò anche su Giove le macchie dovute ai numerosi impatti di asteroidi che il grande pianeta attira a se con la sua enorme forza gravitazionale "proteggendo" il sistema solare e quindi anche la nostra Terra da questi terribili impatti. Ed inoltre Cassini scoprì ben quattro satelliti di Saturno e ne studiò gli anelli. In suo onore fu chiamata appunto Cassini, la Sonda della NASA lanciata nel 2004 nell’orbita di Saturno.

La Professoressa Muzi ha segnalato che nonostante gli enormi progressi scientifici e tecnologici è stato stimato che conosciamo soltanto il 4 % dell ‘Universo. Se il Sistema Solare ancora ci riserva molte incognite immaginiamo l’Universo. L’avere per tanto tempo considerato la Terra centro dell’Universo e l’aver classificato i corpi celesti in base a come ci appaiono nel cielo ad occhio nudo, classificandoli in figure di animali o di personaggi mitologici ha certo aiutato i naviganti o gli esploratori ad orientarsi per secoli. Gli strumenti di osservazione e gli studi ci dicono quanto molto diverse fra loro sono spesso le stelle di una stessa costellazione. La distanza, la dimensione , la luminosità sono molto variabili . Le distanze intanto sono enormi, se la stella più vicina a noi, il nostro Sole, dista 150 milioni di Km, la distanza delle altre stelle sarebbe impossibile da scrivere. Infatti si fa riferimento ad una unità di misura basata sulla velocità della luce. La luce del sole impiega otto minuti ad arrivare a noi e si parla quindi di 8 minuti/luce per il Sole mentre un altra stella molto luminosa come Sirio considerata molto vicina, è già ad oltre 8 anni luce. Il combinato disposto della distanza, grandezza e luminosità ci consente di vedere ad occhio nudo stelle enormemente distanti come Aldebaran (65 anni luce, 40 volte il Sole) ed Antares (600 anni/luce, 850 volte il Sole).La galassia (insieme di stelle) di cui facciamo parte detta Via Lattea ha un diametro di circa 100.000 anni/luce, mentre la galassia più "vicina" Andromeda dista due milioni di anni luce.

Infine le galassie presenti nell’universo vengono valutate dagli scienziati nel numero astronomico è proprio il caso di dire, di 100 miliardi, ognuna composta da un numero variabile di stelle (da i dieci milioni ai mille miliardi).
Di fronte a questa immensità, lo scienziato vuol conoscere e scoprire sempre di più con i suoi avanzatissimi strumenti, ma a differenza di altre scienze, l’uomo comune non è escluso.

Ad occhio nudo, con un semplice binocolo o un piccolo telescopio egli può capire che il mondo non è solo questo piccolo pianeta in cui viviamo ed a volte assurdamente ci facciamo la guerra.
La difficoltà nel vedere a volte è banalmente dovuta alla luminosità delle nostre città. In Liguria fortunatamente una Legge regionale del 2007 impone che le luci non impattino verso l’alto creando inquinamento luminoso.
Questa Legge ha recepito la determinazione dell’Unesco che nello stesso anno aveva dichiarato il cielo stellato "Patrimonio dell’Umanità".
E poi si può sempre andare a Perinaldo ad imparare dalla Prof.ssa Muzi che con telescopi professionali ci può aiutare a soddisfare le nostre curiosità celesti.
Tutte le informazioni per le visite le trovate su www.astroperinaldo.it/