Il 13 febbraio presentazione del romanzo “Latte di Mandorle” della scrittrice imperiese Sara Rodolao

3 febbraio 2014 | 08:07
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Il 13 febbraio presentazione del romanzo “Latte di Mandorle” della scrittrice imperiese Sara Rodolao

E’ ambientato in un triangolo geografico che da Scilla nella magià dello Stretto di Messina si sposta in Liguria, precisamente ad Albenga, passando per la Torino degli anni sessanta

Giovedì 13 febbraio alle 17,30 alla libreria Blu book in Piazza Toselli (accanto al Palazzo Blu ) a Pisa, presentazione del romanzo "Latte di Mandorle" della poetessa e scrittrice Sara Rodolao, a cura dell’Associazione Culturale Il Gabbiano di Pisa.

Latte di Mandorle, ambientato in un triangolo geografico che da Scilla nella magià dello Stretto di Messina si sposta in Liguria, precisamente ad Albenga, passando per la Torino degli anni sessanta, narra con toni intensi e coinvolgenti la storia di Rocco Cetrara e tre generazioni della sua famiglia che " Figlio del Mare" come egli stesso si definisce, sarà portato lontano dal mare col Treno della Speranza che correva verso la nebbia.

Letture a cura di Enrica Scotto.

"Ho letto d’un fiato questo libro con il Cuore e con la Mente.

 Sono rimasto incollato al romanzo dalla prima all’ultima pagina. Non credevo che si potesse dire così tanto in così poche pagine.  Tradizioni, storia, descrizioni di località, stati d’animo, la saga di una famiglia, le sue origini e le vicissitudini lungo tre generazioni. Piante, profumi, colori brillanti e plumbei, come sottofondo a stati d’animo che allietano o che strozzano il cuore di chi legge, immedesimandosi. L’incontro faticoso tra Nord e Sud, l’odore dell’umanità, costretta ad un esodo forzato, su treni della Speranza, dalla necessità e la ricerca di condizioni di vita meno pesanti, lo struggente arrivo in quartieri ghetto, dormitorio che estraneano ed immalinconiscono se paragonati al ricordo di case lasciate al Sud, ricche di colori e profumi, condizioni povere ma dignitose e pregne di tradizioni e di umana solidarietà . Mi è piaciuto il finale, disincantato, coraggioso e d’impegno sociale nelle parole di Mariella, la quale esprime tutta la rabbia e la forza della gente Onesta del Sud, che ne rappresenta la maggioranza. Lo  stile narrativo di Sara Rodolao colpisce profondamente, per la scioltezza e la gradevolezza descrittiva , pennellate leggere, ma dense di significato.
(Paolo Falconi- Roma)