Pio XII: “Il vero gaudio si rifugia nell’imperturbabilità dello spirito”

“Non è forse questo il sacramento del re dell’anime nostre, del Dio Infante del presepio di Betlemme? Quando questo segreto regale trapassa e si annida nelle anime, allora la fede, la speranza e l’amore si sublimano nell’estasi dell’Apostolo delle genti”
In mezzo all’urto e al tumulto delle varie vicende del mondo, il vero gaudio si rifugia nell’imperturbabilità dello spirito, nella quale, quasi in torre incrollabile alle bufere, con fiducia in Dio si affissa, e si unisce con Cristo, principio e cagione di ogni gioia e di ogni grazia. Non è forse questo il sacramento del re dell’anime nostre, del Dio Infante del presepio di Betlemme? Quando questo segreto regale trapassa e si annida nelle anime, allora la fede, la speranza e l’amore si sublimano nell’estasi dell’Apostolo delle genti che grida al mondo: "Vivo, già non io; vive in me Cristo" (Gal., 2, 20).
Pio XII, discorso del 24 dicembre 1939